Una giornata dedicata al gioco, in grado di interrompere la routine dei bambini ricoverati, quella di giovedì 21 aprile . Gli organizzatori di Play , il più grande festival del gioco che si tiene in Italia, svoltosi a Modena nel primo fine settimana di aprile, hanno visitato la Pediatria dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena consegnando una quindicina di scatole di giochi , adatti a bambini di tutte le età, donati da diverse case editrici che hanno partecipato alla fiera. L’incontro di giovedì scorso è stato anche l’occasione per cominciare un’alleanza tra l’Azienda ed il Club TreEmme (tra gli organizzatori di Play) per favorire la creazione di momenti ludici per i bambini ricoverati, scegliendo i giochi più idonei e le modalità più adatte per il loro utilizzo.
La consegna si aggiunge a quella di qualche giorno fa in occasione dell'inaugurazione della Casa di Fausta, struttura voluta da Aseop, destinata ad ospitare bambini ricoverati presso il reparto di Oncoematologia pediatrica del Policlinico e quella ai reparti di Pediatria dell’AUSL di Modena All’incontro avvenuto ieri mattina, giovedì 21 aprile, erano presenti per Play, Alessandro Alberghini , del Club Tremme, tra gli organizzatori del Festival con ModenaFiere, Antonio Musto in rappresentanza del Club TreEmme e, per il Policlinico il prof. Lorenzo Iughetti , Direttore della Pediatria, le maestre dello Spazio Scuola e dello Spazio Incontro del Policlinico insieme alla dottoressa Francesca Torcasio , in rappresentanza della Direzione sanitaria.
“Il gioco è sinonimo di vita e di gioia e per questo abbiamo pensato che donare alcuni giochi in scatola da mettere a disposizione degli ospiti delle strutture sanitarie potesse essere un piccolo gesto utile per rendere meno faticosi i momenti della malattia. Abbiamo cominciato la settimana scorsa con l’Azienda USL, abbiamo proseguito con la Casa di Fausta, la struttura di ASEOP sorta a fianco del Policlinico, e oggi concludiamo il percorso con il Policlinico di Modena. Il nostro auspicio è di creare un rapporto stabile di collaborazione con le pediatrie della provincia per potere condividere anche con gli operatori sanitari la nostra conoscenza sul mondo del gioco e della cultura di cui è espressione affinché, insieme, si possano scegliere le soluzioni più adatte per far giocare in sicurezza i bambini ricoverati” ha sottolineato durante la consegna Alessandro Alberghini. La donazione è stata possibile grazie anche alla sensibilità di diverse case editrici specializzate in giochi da tavolo, in particolare Giochi Uniti, Asterion, dV Giochi, Ghenos Games e Red Glove, importanti aziende del settore che erano presenti tra molte altre alla 8^ edizione di Play con le loro novità.
“Voglio ringraziare gli organizzatori di Play, ModenaFiere ed il Club TreEmme per la sensibilità dimostrata – ha commentato il prof. Lorenzo Iughetti – nei confronti dei nostri piccoli pazienti. Giocare aiuta non solo a divertirsi ma anche ad apprendere e tiene in allenamento la nostra mente. Per questo sono felice di questo incontro tra il nostro Spazio Scuola con questa bella realtà modenese.”
Play, che quest’anno si è svolto dall’1 al 3 aprile, è giunto ormai all'ottava edizione ed è il più grande festival di gioco d’Italia, un evento che permette di entrare nella più grande ludoteca mai allestita, che continua a crescere per quantità e qualità dell’offerta, dedicato alle infinite sfaccettature del gioco, con la sola eccezione del gioco d’azzardo: il resto è tutto ammesso, l’importante è divertirsi. I visitatori o, meglio, i protagonisti - perché a Play si va per giocare e non per guardare - avranno a disposizione un ricchissimo menù, composto da giochi da tavolo, giochi di ruolo, giochi di carte collezionabili, giochi di miniature, giochi dal vivo, videogiochi, giochi della tradizione, giochi di strada, costumisti e cosplayer.
Da qualche anno Play sconfina e occupa il centro storico con Play And the City. La Ghirlandina, il Teatro Comunale Luciano Pavarotti, le Sale Storiche del Palazzo Comunale, i Giardini Ducali, il Mercato di Via Albinelli, il MaTa spazio dedicato all’arte contemporanea, l’Orto Botanico, sono diventate vere e proprie quinte all’interno delle quali i partecipanti hanno potuto scegliere l’evento loro più congeniale: magari indossando i panni di un vampiro, di un personaggio di “Guerre Stellari”, di un viaggiatore dello spazio, o trasformandosi in un mago o una strega sfidandosi in duelli di magia. Oppure scegliendo di interpretare, nel tempio modenese del bel canto, il difficile ruolo d’impresario di compagnia per mettere in scena un’opera lirica, o di cimentarsi all’aperto nell’arena del Laser Tag, o di fare concorrenza al baffuto investigatore belga Hercule Poirot per scoprire un assassino durante la cena.