Il 2015 è un anno di importanti cambiamenti per l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena. Tra le numerose novità rivestono certo un posto di spicco le nomine di ben cinque nuovi Direttori di importanti Strutture Complesse. Chirurgia della Mano e Radioterapia Oncologica Anestesia e Rianimazione II hanno visto la tempestiva sostituzione dei propri direttori, figure storiche del Policlinico, andati in pensione quest’anno. Per Cardiologia e Oncologia strutture in Allegato 1 a direzione universitaria, dopo l’uscita dai ruoli in un caso ed il trasferimento nel secondo caso dei rispettivi titolari, sono state completate da parte di Unimore le procedure concorsuali previste per la assegnazione di queste cattedre e l’affidamento, d’intesa con la direzione del Policlinico, della direzione delle Strutture complesse.
Il Direttore generale Ivan Trenti è molto soddisfatto: “Nel forte processo di rinnovamento del Policlinico, oltre a preoccuparci di innovare e migliorare la struttura edilizia e rivedere l’organizzazione del lavoro, anche in funzione della possibile integrazione gestionale con lo stabilimento NOCSAE di Baggiovara, ci siamo fortemente impegnati nel selezionare i nuovi Direttori che andranno a ricoprire situazioni strategiche per il sistema direzionale aziendale. Le selezioni sono state effettuate nei tempi previsti e sono grato all’Ateneo per aver portato a termine le proprie procedure rapidamente, come era stato promesso. Da ultimo vorrei sottolineare l’elevatissimo profilo professionale, scientifico e di esperienza dei Direttori selezionati. Siamo certi che il sistema sanitario modenese, e non solo, avrà grandi benefici dall’ingresso di queste nuove professionalità: noi, come Direzione, faremo di tutto per creare le migliori condizioni per il loro operare. Sempre a loro va il nostro augurio di buon lavoro, mentre un sentito ringraziamento va ai professionisti uscenti, che negli anni hanno dato tantissimo al nostro Policlinico”.
“I mesi trascorsi per la copertura delle cattedre non sono stati trascorsi invano – ha commentato il Rettore prof. Angelo O. Andrisano – in quanto le procedure concorsuali, solitamente piuttosto lunghe e, tra l’altro, condizionate dalle rigide disposizioni previste dal MIUR per la chiamate di docenti e ricercatori, che sono per quanto ci riguarda subordinate alla disponibilità dei cosiddetti punti organico impedendo di poter soddisfare al 100% il turn-over, hanno reso possibile la manifestazione di interesse per i nostri ruoli di professore ordinario di due validi ed affermati professionisti. Con l’arrivo dei proff. Stefano Cascinu e Giuseppe Boriani, due studiosi di fama internazionale provenienti da altre affermate università, e la nomina del prof. Lorenzo Iughetti a successore del prof. Paolo Paolucci l’Unimore e, in particolare la Facoltà di Medicina e Chirurgia, che ha anch’essa un nuovo Presidente, vuole confermare il suo determinante contributo, peraltro mai venuto meno, ad assicurare qualità e prestigio del sistema sanitario modenese. Attraverso l’apporto di queste nuove figure pensiamo che Modena potrà contare su strutture assistenziali e di cura capaci di restare all’avanguardia in ambito nazionale, e non solo”.
Ha sottolineato il Sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli: "Innanzitutto desidero ringraziare tutti i Direttori che sono andati in pensione per il contributo dato alla sanità modenese. Nello stesso tempo rivolgo i migliori auguri di buon lavoro ai nuovi cinque Direttori, offrendo loro la massima collaborazione affinché possano garantire tempestive e qualificate risposte ai bisogni ed alle attese dei pazienti. L'arrivo di questi nuovi cinque Direttori si colloca in un contesto che ci vede impegnati in una grande sfida: riqualificare l'Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena, sia sotto il profilo infrastrutturale, sia nella ricerca di alti livelli di efficacia e di efficienza, sia nell'imminente e progressiva integrazione con l'Ospedale di Baggiovara. Tutte queste azioni hanno un unico obiettivo: offrire servizi di qualità in grado di soddisfare i bisogni dei cittadini e tra questi soprattutto quelli delle fasce più deboli. A domande sociali sempre più articolate ed impegnative è necessario rispondere con maggiore rapidità e competenza. Solo così potremo tenere Modena ai vertici della sanità nazionale”.
I Nuovi direttori