31 OTTOBRE 2015, Policlinico di Modena, Aule convegni c/o il Centro Servizi, Via del pozzo, 71 - Modena
La Sclerodermia appartiene al gruppo delle connettiviti sistemiche, malattie reumatiche caratterizzate da un coinvolgimento del tessuto connettivo e dal possibile interessamento di molteplici organi (cuore, polmoni, reni, intestino). La Sclerodermia presenta un anomalo deposito di tessuto connettivo (fibrosi) a livello cutaneo che determina un indurimento della pelle. Oltre al processo fibrotico, la Sclerodermia e caratterizzata da un diffuso impegno dei piccoli vasi arteriosi con conseguente ridotta irrorazione sanguigna dei vari organi e tessuti, una tipica manifestazione sono le ulcere cutanee. Alla base della fibrosi e del danno microcircolatorio vi sono complesse alterazioni del sistema immunitario. L’eziologia di questa patologia, non del tutto nota, insieme
alla cronicità e ai possibili riflessi legati all’evoluzione e interessamento multi-organo rendono la Sclerodermia una patologia che richiede una particolare attenzione ed un’elevata competenza
nella gestione delle sue complicanze.
La diagnosi precoce, solitamente formulata dal reumatologo con il supporto multidisciplinare di vari specialisti, e l’impiego di terapie appropriate, possono cambiare la storia di malattia. Oggi, grazie alla disponibilità di farmaci sempre più “mirati” e capaci di rallentare l’evoluzione dei sintomi, alla maggiore esperienza nella gestione delle complicanze, come le ulcere digitali, assieme a strategie di terapia occupazionale, e non ultimo la disponibilità della terapia del dolore, raggiungere una buona qualità della vita per chi soffre di questa malattia diventa un obiettivo concreto e raggiungibile.
L’incontro qui proposto tra specialisti e pazienti, entrambi coinvolti in un percorso di confronto e aggiornamento, diventa una strategia vincente per consolidare la conoscenza e l’approccio corretto a questa malattia, che rimane ancora una sfida impegnativa sotto il profilo della ricerca e della pratica clinica. Obiettivo qui proposto e favorire la creazione di percorsi diagnostici e presa in carico di presa in carico condivisi nei vari distretti assistenziali della regione per una sempre più efficacie ed appropriata cura dei pazienti.