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La spiritualità come parte della cura: professionisti e religiosi a confronto in un convegno

L’iniziativa è in programma sabato 22 febbraio nell’Aula Magna del Centro Servizi UNIMORE di via del Pozzo. Conclusioni dell’Arcivescovo Don Erio Castellucci

La spiritualità come parte della cura: professionisti e religiosi a confronto in un convegno

“La spiritualità come parte della cura” è il titolo del convegno  che la Diocesi di Modena-Nonantola e di Carpi, in  collaborazione con l’Azienda USL e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, gli Ordini Professionali dei Medici e Odontoiatri e degli Infermieri, e con il patrocinio di Ospedale di Sassuolo Spa, organizza per il prossimo sabato, 22 febbraio, dalle 9 alle 12:30 presso l’Aula Magna del Policlinico di Modena, in via del Pozzo 70. L’evento affronterà un tema che si inserisce nella quotidianità degli ambienti legati al tema della sanità e dell’assistenza, evidenziando come la spiritualità rappresenti un aspetto essenziale nel percorso di cura, in particolare per i pazienti affetti da patologie gravi o croniche.
 
Secondo i promotori dell’iniziativa la spiritualità, intesa come ricerca del senso della propria vita e riflessione sul passato e sul futuro, rappresenta una componente universale che coinvolge sia i pazienti che i loro caregivers. Essa non si identifica con la religiosità, sebbene per i credenti possa esserne una parte, né con la psicologia, ma costituisce un elemento distintivo dell’esperienza umana. La sua integrazione nei percorsi assistenziali contribuisce a umanizzare le cure e migliorarne gli esiti clinici, come dimostrato da numerose evidenze scientifiche. Per garantire un’assistenza
ottimale, la gestione dei pazienti con condizioni gravi e complesse dovrebbe prevedere un approccio multidisciplinare, coinvolgendo non solo medici e infermieri, ma anche assistenti spirituali e altre figure socio-sanitarie, all’interno di un’équipe che affronti in maniera integrata i bisogni complessi della persona malata.
 
L’attenzione alla spiritualità nel contesto sanitario non appare dunque un aspetto scontato, ma richiede un cambio di paradigma culturale, una formazione adeguata degli operatori e una revisione dei modelli organizzativi dei processi di cura. Questo convegno si propone di offrire una riflessione approfondita su tali tematiche, con l’obiettivo di contribuire al miglioramento dell’assistenza sia nel territorio che nelle strutture ospedaliere della provincia di Modena. I destinatari principali dell’evento sono i professionisti sanitari, tra cui medici, infermieri, operatori socio-sanitari e altre figure delle professioni sanitarie, oltre alle organizzazioni sanitarie, comprese le Aziende Sanitarie USL e Ospedaliero-Universitaria, gli Ordini Professionali, l’Università e le associazioni di volontariato attive nell’assistenza ai pazienti. La partecipazione è aperta anche alla cittadinanza, in particolare ai familiari dei malati e alla comunità diocesana.
 
L’evento prenderà avvio con i saluti delle autorità invitate, tra cui il cappellano del Policlinico di Modena, Angelo Morandi, il vicesindaco di Modena, Francesca Maletti, il direttore generale dell’AUSL di Modena, Mattia Altini, il direttore generale dell’AOU di Modena, Luca Baldino, il magnifico rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Carlo Porro, il presidente dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri, Carlo Curatola, la presidente dell’Ordine degli Infermieri, Carmela Giudice, la rappresentante della Psicologia Clinica e Comunità dell’AUSL di Modena, Federica Ronchetti, e il presidente del Comitato Consultivo Misto AUSL e AOU, Luciano Sighinolfi. 
 
Seguiranno le relazioni principali, con gli interventi di Don Gabriele Semprebon, bioeticista, assistente spirituale ospedaliero e parroco di Modena, che approfondirà il tema della spiritualità dell’uomo e del malato, e di Gianni Cervellera, teologo e assistente spirituale presso l’Ufficio Nazionale di Pastorale della Salute della Conferenza Episcopale Italiana, il quale illustrerà l’importanza dell’accompagnamento spirituale nel disagio psichico, portando l’esperienza del Centro Sant’Ambrogio Fatebenefratelli di Milano.

Nella seconda parte del convegno verranno presentate testimonianze dirette, con interventi di Barbara Maiani, familiare di un paziente, del medico di famiglia Francesco Sala, Elena Bandieri e Sonia Eliardo, medico e infermiera dell’Oncologia e Cure Palliative precoci dell’Ospedale di Carpi, Massimiliano Cruciani, infermiere delle Cure Palliative territoriali dell’AUSL di Modena, Federica Davolio, infermiera dell’Assistenza Territoriale e rappresentante dell’Ordine degli Infermieri di Modena, Federica Paganelli, operatrice socio-sanitaria di Sassuolo, Francesca Neviani e Marco Bertolotti, medici universitari specializzati in geriatria e disturbi cognitivi presso l’AOU di Modena, Michele Meschi, medico specializzato in Medicina Interna a indirizzo diabetologico presso l’AUSL di Modena, e Don Carlo Niamba, assistente spirituale ospedaliero dell’AOU di Modena.
 
Le conclusioni dell’incontro saranno affidate a Don Erio Castellucci, Arcivescovo di Modena-Nonantola e di Carpi, che offrirà una riflessione finale sulle tematiche affrontate durante il convegno. L’evento si concluderà alle ore 12:30, lasciando spazio a un momento di confronto e dialogo tra i partecipanti.
  

 
 
 
 
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