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Policlinico di Modena: un rilevatore di vene per le sale operatorie pediatriche donato dal NURSIND

Consente di limitare il trauma della veni-puntura

 
Ceccarelli, Vagnini, RInaldi, Piragine, Checchi
Ceccarelli, Vagnini, RInaldi, Piragine, Checchi

Un nuovo rilevatore di vene professionale, il QV-500, è stato donato al Policlinico dal NURSIND, sindacato di categoria del personale infermieristico, grazie a una raccolta fondi avvenuta durante la
Nurses Run, manifestazione ricreativa ludico-motoria organizzata dal sindacato il 2 giugno scorso. Un particolare ringraziamento va’ alla Polisportiva il Torrazzo di Modena. Il dispositivo, pensato per facilitare l’accesso venoso ai piccoli pazienti operati al Policlinico di Modena, è stato consegnato nel corso di una breve cerimonia che si è svolta oggi nell’atrio della Pediatrica al VII piano, alla presenza del Direttore generale, Claudio Vagnini, del Direttore della Chirurgia Pediatrica, Pier Luca Ceccarelli, dell’Anestesista Laura Rinaldi e di una delegazione di NURSIND composta dal Referente per Modena Gino Piragine e da Eleonora Checchi, entrambi infermieri del Policlinico di Modena.   

Oggi siamo qui per ringraziare NURSIND per la sensibilità dimostrata – si è complimentato Claudio Vagnini, Direttore Generale dell’AOU di Modena – a sostegno della Sanità Pubblica e in particolare dei bambini che necessitano di un intervento chirurgico. È davvero significativo che la donazione venga fatta dagli stessi dipendenti, tramite una delle loro organizzazioni sindacali, perché ancora una volta i nostri operatori non si limitano a dare il massimo durante l’orario di servizio, ma continuano a pensare ai nostri pazienti anche terminato il turno”.

La Nurses Run rappresenta molto più di una semplice corsa: è un simbolo di solidarietà, di unione e di impegno concreto verso la comunità – ha detto Gino Piragine, Referente NURSIND per Modena – Questo evento nasce per avvicinare i cittadini ai professionisti sanitari, valorizzando il ruolo fondamentale degli infermieri non solo come operatori della salute, ma anche come parte integrante del tessuto sociale. La sua essenza sta nella promozione del benessere collettivo, nella sensibilizzazione su tematiche cruciali e nella creazione di un impatto tangibile, come il sostegno a reparti ospedalieri attraverso iniziative benefiche. La Nurses Run è la dimostrazione che un sindacato moderno non può limitarsi alla tutela dei lavoratori, ma deve anche costruire ponti tra professionisti e cittadinanza, rendendo il nostro servizio un valore condiviso da tutta la comunità."

 
 
Il rilevatore in funzione

Mi piace sottolineare che alcuni peculiari aspetti di questa donazione sono veramente qualcosa di un po’ speciale – ha commentato Pier Luca Ceccarelli Direttore Chirurgia Pediatrica – Per primo mi piace ricordare che l’idea è nata da addetti ai lavori e che ha trovato piena e concreta realizzazione grazie a una raccolta fondi avvenuta durante la Nurses Run, manifestazione ricreativa ludico-motoria organizzata  dal NURSIND, sindacato di categoria del personale infermieristico il 2 giugno scorso.  Vi abbiamo partecipato in molti, insieme anche a Famigliari di nostri Pazienti in un momento inclusivo e coinvolgente fuori dall’Ospedale, in un rapporto assolutamente amicale. Spesso la donazione impatta mediaticamente per il valore di ciò che viene acquisito e/o per il particolare contesto patologico con cui interagisce: vi è, praticamente sempre, un’aurea di eccezionalità, di eccellenza, che arriva, a volte, a coprire il vero positivo impatto diagnostico-terapeutico. Ecco…. Questa donazione si caratterizza al contrario per l’uso routinario e su tutta la preziosa e delicata popolazione che trattiamo quotidianamente. Il trauma ed il successivo negativo vissuto della veni-puntura sono particolarmente importanti e traumatici per i nostri piccoli Pazienti: grazie alla donazione del QV-500, rilevatore di vene superficiali, questo momento perderà quasi del tutto queste angoscianti e dolorose caratteristiche. I nostri bambini potranno finalmente vivere questo momento, comunque “difficile”, con minor dolore e stress: non dimentichiamo che talora un accesso venoso “veloce” e sicuro può salvare una vita. Ma anche per gli operatori, medici ed infermieri, si ridurrà di molto quella sensazione di delusione, frustrazione, di insoddisfazione professionale legata ai ripetuti e fallimentari tentativi di posizionare una via venosa e/o di fare un prelievo ad un bimbo. Dai nostri piccoli Pazienti e dai loro Genitori e da tutti noi addetti ai lavori veramente un grazie di vero cuore per un device di assoluta utilità”.

Questo apparecchio – spiega la dottoressa Laura Rinaldi, Referente Anestesia Pediatrica dell’Anestesia e Terapia Intensiva, diretta al prof. Massimo Girardis sfrutta la luce a infrarossi che riesce a trans illuminare i tessuti molli. Grazie a questa funzione, lo strumento consente all'anestesista di visualizzare le vene dei pazienti anche quando sono particolarmente piccole, fino ad una profondità di 7-8 mm. L’utilizzo di questo dispositivo può pertanto facilitare enorme te il posizionamento dell'accesso venoso ai nostri piccoli pazienti, riducendo il numero di punture necessarie anche nei casi più difficili, in quanto mette in evidenza non solo la dimensione ma anche la tortuosità del vaso o la presenza di valvole. Inoltre, la presenza dell’asta di supporto consente agli operatori di avere entrambe le mani libere per lavorare”.

 
 
 
 
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