Successo per l'incontro "L'Umanizzazione come elemento di cura: il volto umano degli Ospedali" che l'Azienda Ospedaliero - Universitaria di Modena sabato 23 novembre 2024 presso l'Aula Magna del centro Didattico del Policlinico di Modena dalle ore 9,30 alle 12,00".
A questo terzo incontro sono stati presentati alcuni dei progetti di umanizzazione delle cure dell'Azienda Ospedaliero - Universitaria che hanno lo scopo di rendere i percorsi assistenziali orientati quanto più possibile alla persona, ai suoi familiari e ai suoi cari, grazie al determinante contributo anche del volontariato.
Progetto rivolto alle donne con Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI) sottoposte ad intervento di chirurgia addominale maggiore, associate a Spondiloartriti assiali o periferiche afferenti all’Ambulatorio Multidisciplinare delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali ed Articolari della AOU di Modena, si propone di valutare il ruolo benefico della danza sulla sintomatologia addominale ed articolare, sullo stress secondario alla patologia e sulla percezione dell’immagine corporea conseguente, avendo come scopo quello di migliorare la qualità di vita. Il laboratorio vuole essere un’occasione di incontro con il proprio corpo attraverso il movimento danzato come pratica creativa di sperimentazione, consapevolezza e gioco al di fuori degli schemi razionali del linguaggio verbale e in stretto contatto con una percezione sensibile ed espressiva di sé. È stata scelta l’artista Frida Kahlo, in particolare il suo lavoro sull’autoritratto, come riferimento poetico e ispirazione del processo creativo. Il progetto è svolto in collaborazione con Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, primo Centro Coreografico Nazionale istituito in Italia nel 2022 per riconoscimento del Ministero della Cultura.
Le cure palliative sono un approccio che ha come obiettivo non la guarigione dalla malattia quanto la cura del malato: il suo benessere e quello della sua famiglia. L'utilizzo della stimolazione sensoriale in questo ambito, in particolare nelle persone con demenza in fase avanzata, ci permetterà di migliorare la qualità di vita di paziente e caregiver attraverso il miglioramento della comunicazione, la riduzione dell'ansia e dei disturbi del comportamento, fornendo stimoli ai cinque sensi che superano il linguaggio verbale e permettono di riorganizzare il rapporto con il mondo esterno e di comprenderlo, superando le barriere della malattia. L’iniziativa è stata sostenuta da Rotary Castelvetro di Modena - Terra dei Rangoni.
Avvicinarsi, attraverso diverse forme di comunicazione, alla popolazione maschile nei luoghi in cui tradizionalmente si incontrano come le polisportive, gli stadi di calcio, i palazzetti dello sport e gli orti comunali con l’obiettivo di promuovere la salute dell’uomo, sensibilizzando la popolazione maschile sull’importanza di ascoltarsi e di non minimizzare i sintomi. Il progetto si avvale della collaborazione dell’Associazioni Angela Serra e di ANCESCAO – Associazione Nazionale Centri Sociali Comitati Anziani.
Questo progetto ha l'obiettivo di umanizzare gli ambienti ospedalieri del Policlinico di Modena attraverso la decorazione dei reparti con opere artistiche originali. Questo intervento mira a rendere meno traumatico il percorso di cura per i piccoli pazienti e a creare un ambiente accogliente anche per gli adulti migliorando così l'esperienza ospedaliera e favorendo una maggiore serenità. Si tratta di immergere i pazienti in una nuova realtà. Ogni installazione artistica è unica e originale, appositamente studiata da Team Enjoy per rispondere a specifiche esigenze emotive, stimolando sensazioni di tranquillità, distrazione e rilassamento. Questo progetto prevede di intervenire sulle aree diagnostiche che vengono utilizzate anche dai bambini rendendo le procedure diagnostiche meno traumatizzanti per i piccoli e più tranquillizzanti per i genitori che spesso collaborano attivamente. L’iniziativa è stata sostenuta da Team Enjoy, grazie anche alla raccolta fondi organizzata da Conad Nord-Ovest.
Video prodotto dal Servizio di Comunicazione e Informazione e presentato dal prof. Marco Bertolotti, Direttore Geriatria
Le cure Palliative Perinatali (CPPn) sono un modello di assistenza perinatale integrato e multispecialistico, dedicato a feti o neonati con patologie per le quali è prevedibile un’aspettativa di vita limitata. Se la diagnosi viene fatta in epoca prenatale, la coppia incontrerà un’equipe multidisciplinare costituita da Ginecologi Ostetriche, Neonatologi, Psicologi, Genetisti. In tale occasione verrà effettuata una chiara comunicazione della diagnosi, della prognosi ed un adeguato counseling. Intraprendendo la scelta del percorso di cure palliative perinatali la famiglia viene presa in carico e l’approccio non si concentra solo sugli aspetti sanitari, ma tiene conto anche del benessere psicologico, sociale e spirituale del bambino e della famiglia. Bisogna garantire una nascita dolce, che faccia vivere alla famiglia un momento intimo, che possa creare legami e ricordi tangibili pensando anche al confort care comprensiva di contenimento, contatto pelle a pelle, calore, idratazione e trattamento del dolore. In questo è impegnata tutta l’equipe
La malattia e la degenza presso un reparto ospedaliero rappresentano un periodo di grande vulnerabilità per il bambino e l'adolescente. Al fine di favorire l'accettazione di tale periodo vengono adottati, nei reparti di pediatria, una serie di interventi non farmacologici, quali lo spazio giochi, i volontari, giocattoli a disposizione. Numerosi studi hanno dimostrato che interventi sul piccolo paziente con animali vivi, riducono lo stato di stress ed ansia associati alla malattia e all'ospedalizzazione. Gli animali, adeguatamente addestrati, verrebbero condotti nei vari reparti una volta alla settimana accompagnati dagli educatori cinofili e dal veterinario rispettando le misure igienico ambientali richieste dal protocollo ministeriale. Il progetto sarà rivolto ai pazienti pediatrici afferenti alla Pediatria, alla Chirurgia Pediatrica e alla Pediatria ad indirizzo Oncoematologico. Il progetto si propone di valutare i benefici dati dalla relazione con gli animali (i cani) in pazienti con patologie croniche o in attesa di interventi che possano rappresentare motivo di ansia e stress per il bambino e la famiglia. L’iniziativa è stata sostenuta da Rotary Castelvetro di Modena - Terra dei Rangoni.
Il pensiero va spesso ai pazienti, ma in prima linea ci sono sempre loro, gli stessi per la prima, la seconda e tutte le ondate pandemiche, gli stessi anche dopo la pandemia: i sanitari e più in generale tutti i professionisti, le persone che lavorano negli ospedali. Perché è proprio questo di cui parliamo: di persone. Sono loro che danno vita all’ospedale e senza di loro l’ospedale sarebbe una scatola vuota. Conoscere l’ospedale come “comunità” fatta di persone significa sapere che comprende donne (in maggioranza) e uomini, giovani e meno giovani da proteggere e dei quali aver cura: tutelare, promuovere, mantenere la salute e il benessere di ambienti di lavoro complessi come gli ospedali ha effetto direttamente anche sulle condizioni, la qualità e l’affidabilità delle cure e più in generale di tutte le prestazioni sanitarie per i cittadini, i pazienti che si rivolgono a noi. Nel luglio 2024 un progetto di ricerca-intervento condotto insieme agli operatori e al Dipartimento di Economia Marco Biagi dell’Università di Modena e Reggio Emilia, nell’area dell’emergenza-urgenza che è risultata un’area caratterizzata da una importante fragilità, forte pressione, l’incertezza, il numero sempre maggiore di aggressioni, ha portato a realizzare, direttamente all’interno degli spazi del Pronto Soccorso, un laboratorio dedicato al benessere dei professionisti