Il recente Congresso della Società Europea di Cardiologia (ESC) a Londra, uno degli eventi più rilevanti per la cardiologia mondiale, ha visto la partecipazione di oltre 31.000 cardiologi provenienti da tutto il mondo. Durante l’evento, sono stati presentati risultati significativi e nuove linee guida per il trattamento delle malattie cardiovascolari, che rimangono tra le principali cause di mortalità nei paesi occidentali.
La Cardiologia modenese di Unimore e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria ha avuto un ruolo di rilievo, con due letture a invito affidate al Prof. Giuseppe Boriani, Ordinario di Cardiologia, Direttore della Struttura Complessa di Cardiologia e del Dipartimento di Malattie Cardiache, Vascolari e Nefrologiche del Policlinico. A ciò si sono aggiunte otto presentazioni scientifiche curate dai membri del team di ricerca del Policlinico, frutto di progetti di collaborazione internazionale con istituzioni accademiche di prestigio, tra cui l’Università di Liverpool e altre università europee e nordamericane.
I lavori presentati dal team modenese hanno riguardato alcuni dei principali ambiti di ricerca della Cardiologia di Modena, come la fibrillazione atriale, i disturbi del ritmo cardiaco, lo scompenso cardiaco e le tecnologie di telemonitoraggio.
Durante il congresso, il Prof. Boriani ha ricevuto due importanti riconoscimenti: il titolo di “Top Reviewer” per l'European Heart Journal, una delle riviste più influenti nel settore con il più alto Impact Factor, e la nomina a membro del Comitato per le Linee Guida Cardiologiche Europee della ESC per il prossimo triennio.
"Siamo orgogliosi di questi riconoscimenti – sottolinea il Prof. Giuseppe Boriani -, frutto dell'impegno dei nostri ricercatori Unimore in collaborazione con altri centri europei, in primis l’Università di Liverpool, e siamo pronti a continuare con grande impegno anche nell'ambito del Progetto di ricerca Horizon Aristoteles, nel quale coordiniamo le attività di ricerca multidisciplinare di una serie di centri europei di primo piano nell'Intelligenza Artificiale, con l’obiettivo di valutare l'impatto clinico dell'intelligenza artificiale in campo cardiologico." Il Progetto Horizon Aristoteles, finanziato dall'Unione Europea, si concentra sull'integrazione dell'intelligenza artificiale nella pratica clinica per migliorare la diagnosi e il trattamento delle malattie cardiovascolari.