Newsletter giugno 2024 - i progetti del 20 gennaio


Umanizzazione  delle cure in Geriatria

Umanizzazione delle cure in Geriatria

Questo progetto vede realizzati i primi passi all’interno dell’Unità Operativa di Geriatria dove sono presenti una stanza e un soggiorno multisensoriale per il trattamento non farmacologico dei sintomi comportamentali in relazione alla presenza di demenza o di delirium. In questo reparto, inoltre, vi è l’applicazione continua della Valutazione Multidimensionale per intercettare e quantificare la fragilità dell’anziano e i suoi bisogni specifici attraverso strumenti sempre aggiornati

 
Umanizzazione delle  cure nella gestione  delle malattie rare

Umanizzazione delle cure nella gestione delle malattie rare

L’umanizzazione delle cure si è sviluppata all’interno della redazione dei percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA) ed in particolare nella gestione dei pazienti affetti da Epidermolisi Bollosa e in quelli con la Sclerosi Sistemica. Tali percorsi si sono focalizzati sulla somministrazione di test che misurino la qualità della vita percepita e sul rapporto con le associazioni di volontariato. I percorsi guardano il paziente nella sua interezza, cercando di favorire l’autonomia e la partecipazione  sociale e riconoscendo i sistemi di riferimento familiari e/o aggregativi.

 
Il mondo fantastico: a spasso con Tommy

Il mondo fantastico: a spasso con Tommy

Questo progetto nasce da un lavoro di umanizzazione che da alcuni anni viene promosso nella Radioterapia dell’AOU di Modena, infatti, le sedute radioterapiche dei bambini erano già oggetto di interventi come l’allestimento di colorate scenografie. Con la nuova tecnologia, invece, i professionisti sanitari possono caricare la storia desiderata dal bambino e con un clic proiettarla in  tutta stanza, immergendo il paziente in un’ambientazione fiabesca. Questo progetto si origina sul presupposto che il luogo dove si svolgono le terapie possa influire positivamente sull’esito delle cure.

 
Io sarò con te

Io sarò con te

Il progetto prevede la possibilità che il genitore/caregiver rimanga con il proprio figlio in sala operatoria fino all’induzione dell’anestesia senza che questo determini ostacoli nella fase anestesiologica ed operatoria. Il progetto si pone l’obiettivo di ridurre lo stress del bimbo che si sente, seppur per breve tempo, abbandonato in un ambiente sconosciuto.

 
Respira-MO insieme agli animali

Respira-MO insieme agli animali

Questo progetto si rivolge ai pazienti affetti da sclerosi sistemica con interstiziopatia polmonare afferenti all’Unità Operativa di Reumatologia e ai pazienti affetti da fibrosi polmonare idiopatica afferenti all’Unità Operativa Malattie dell’apparato respiratorio.
L’obiettivo è valutare i diversi benefici dati dalla relazione con gli animali in pazienti cronici, complessi con difficoltà respiratorie in quanto la pet therapy permette di intervenire sia a livello affettivo-relazione che a livello psicomotorio, facendo perno sulla leva motivazionale veicolata, in questo caso, dal cane.

 
Tempo volontario

Tempo volontario

Questo progetto attivo presso le Unità Operative di Geriatria, Ortogeriatria e Riabilitazione Ortogeriatria vede coinvolti volontari formati, afferenti alle associazioni “AVO” e “G.P. Vecchi” che collaborano con il personale sanitario. I pazienti a rischio di disorientamento e di delirio vengono impegnati nella riacquisizione dei ritmi circadiani attraverso attività che comprendono in programmi di re-orienteering, tutela nel wondering, giochi, lettura dei giornali e conversazione.
Lo scopo è quello di evitare momenti troppo lunghi di solitudine e pertanto possibili fonti di elucubrazioni e di pensiero delirante e prevenire gli episodi di contenzione.

 
Spezza l’attesa

Spezza l’attesa

I l progetto prevede la gestione globale del paziente nei suoi bisogni anche complessi grazie alla collaborazione dei volontari del Comitato Consultivo Misto che nella fascia oraria 11-20 aiutano i pazienti in attesa e loro caregiver fornendo informazioni e supporto relazionale. Soprattutto, i volontari, svolgono un lavoro di raccordo tra il paziente all’interno del Pronto Soccorso e il famigliare in attesa, aggiornandolo sul percorso che sta seguendo e sull’evoluzione delle condizioni, per tranquillizzare entrambi. Il progetto si avvale anche di contenuti multimediali condivisi sui monitor dei Pronto Soccorso della provincia e che forniranno informazioni alle persone in attesa

 
Caregiver per scelta in Oncologia

Caregiver per scelta in Oncologia

L’Oncologia ha organizzato col supporto della Direzione Professioni Sanitarie il primo corso destinato ai volontari delle Associazioni che operano in ambito oncologico per insegnare loro a prendersi cura dei pazienti, sia quelli ricoverati, sia quelli che vengono curati al domicilio. Al termine del percorso formativo l’AOU di Modena ha consegnato i Diplomi di “caregiver per scelta”. Quattro volontari dell’associazione LILT hanno incominciato a svolgere attività socioassistenziali in reparto, quali acquisto di beni necessari (abbigliamento, cura della persona), reperimento farmaci a dimissione, compagnia amichevole di alleggerimento anche per famiglie con un solo Caregiver.

 
 
 
 
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