Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena
 
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Medicina Nucleare, Modena porta il modello di “cancer network italiano” al congresso annuale della Società Americana SNM

A Chicago presente come relatore il Dottor Stefano Panareo, direttore della Struttura Complessa del Policlinico: è uno dei pochi centri italiani autorizzato all’utilizzo del radiofarmaco ad uso diagnostico 68Ga-PSMA per lo studio del carcinoma prostatico

Il Dottor Stefano Panareo al meeting di Chicago
Il Dottor Stefano Panareo al meeting di Chicago

La Struttura Complessa di Medicina Nucleare dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena è stata tra i protagonisti del congresso annuale della SNM (Società Americana di Medicina Nucleare) ospitato dalla città di Chicago dal 23 al 28 giugno scorsi. All’evento, infatti, è stato invitato come relatore il Dottor Stefano Panareo, Direttore della Medicina Nucleare del Policlinico di Modena e coordinatore del Gruppo di Studio di Oncologia dell’Associazione Italiana di Medicina Nucleare (AIMN). 

Panareo è stato relatore in una delle tre sessioni scientifiche che l’AIMN è stata chiamata a organizzare e in particolare ha presentato uno speech dal titolo “Clinical Impact of Theranostic in the Multidisciplinary Cancer Network”. Al centro dell’attenzione è stato il tema della teranostica, cioè la combinazione di diagnostica e terapia medico nucleare, la quale sta sempre più assumendo importanza in ambito oncologico, particolarmente nella neoplasia prostatica, ma non solo. 

«Portare l’esperienza italiana negli Stati Uniti è stato importante per consolidare il rapporto scientifico tra Italia e America e per far capire come il modello locale di “cancer network” - spiega Panareo - che si traduce nei nostri gruppi di studio multidisciplinari (PDTA), rappresenta un punto di forza della comunità scientifica italiana riconosciuto a livello internazionale, modello finalizzata al raggiungimento della personalizzazione della medicina verso la quale si sta andando e al confezionamento di un percorso diagnostico-terapeutico “indossato” da ogni singolo paziente. Quella statunitense è stata una esperienza molto interessante che ha consentito di parlare del modello di “cancer network” italiano e di capire come è strutturato quello americano, soprattutto in ambito oncologico teranostico. L’occasione è stata, inoltre, propizia, per consolidare i rapporti internazionali tra l’AIMN e SNM, per conoscere nuove realtà scientifiche e per aprire a nuove opportunità di collaborazione». 

 
Il Dottor Stefano Panareo al meeting di Chicago
Il Dottor Stefano Panareo al meeting di Chicago

Il carcinoma prostatico rappresenta la prima eteroplasia, come incidenza, nell’uomo. A livello del territorio provinciale di Modena si registrano ogni anno circa 100 nuovi casi. La teragnostica, all’interno dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, si traduce nella diagnostica e terapia radiometabolica delle patologie benigne tiroidee e delle metastasi ossee da neoplasia prostatica resistente alla castrazione. È imminente un suo largo impiego nell’ambito del carcinoma prostatico metastatico ormono-refrattario e il Policlinico di Modena, per farsi trovare pronto a questa nuova sfida, sta lavorando per ottenere in dotazione il radiofarmaco ad uso terapeutico 177Lu-PSMA, che si combina con il 68Ga-PSMA, già presente presso la medicina nucleare e utilizzato per la diagnostica PET (tomografia a emissione di positroni) di questa neoplasia. Soltanto nel 2022 sono state 300 le PET/TC con 68Ga-PSMA eseguite dall’AOU di Modena. 

«Il Policlinico di Modena – conclude Panareo – è uno dei pochi centri in Italia che ha ricevuto l’autorizzazione nel 2020 ad utilizzare sperimentalmente questo radiofarmaco per lo studio del carcinoma prostatico, il quale sarà ufficialmente registrato e immesso sul mercato nel 2024, dopo autorizzazione europea EMA prima e italiana AIFA dopo. Sarà commercializzato come 18F-PSMA. Per lo studio del carcinoma prostatico il Policlinico dispone di un tomografo ibrido (PET/TC) di ultima generazione, installato nel 2019, in grado di acquisire con una elevata risoluzione spaziale e altrettanta sensibilità immagini della eteroplasia prostatica, e anche di altre patologie tumorali. Ovviamente si sta lavorando per poter radio-trattare i pazienti in esame. È, infatti, in via di definizione l’iter procedurale che dovrebbe portare alla autorizzazione a poter allestire ambienti radio-protetti idonei a sottoporre i pazienti neoplastici a terapia radiometabolica, detta anche recettoriale, mediante l’utilizzo di 177Lu-PSMA e altri radiofarmaci che si affacceranno, in futuro, sullo scenario clinico».

 
 
 
 
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