Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena
 
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Giornata internazionale del cancro infantile (ICCD) 2023

Il Policlinico ha partecipato a uno studio sulle terapie target. Al Policlinico ogni anno 20-30 nuove diagnosi

Lorenzo Iughetti, Claudio Vagnini, Monica Cellini
Lorenzo Iughetti, Claudio Vagnini, Monica Cellini

L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, con il Dipartimento Materno Infantile, diretto dal prof. Lorenzo Iughetti e con l’Oncoematologia Pediatrica, di cui è Referente la dottoressa Monica Cellini, aderisce alla giornata Internazionale del Cancro Infantile, istituita dall’Organizzazione mondiale della Sanità con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui tumori infantili e per esprimere sostegno a bambini ed adolescenti con il cancro, a coloro che sono guariti e a tutte le loro famiglie. Tra le innovazioni terapeutiche più importanti degli ultimi anni vi  sono le terapie mirate (Target therapy) che nell’adulto sono già applicate da qualche anno con risultati interessanti  mentre nel bambino stanno muovendo i primi passi. Proprio il team dell’Oncoematologia Pediatrica del Policlinico è stato tra gli autori dello studio pubblicato sul numero di gennaio della rivista Cancers, relativo all’utilizzo di target terapeutici nel Neuroblastoma, tumore raro peculiare dell’età pediatrica, che ancora oggi rappresenta una sfida  in campo oncologico pediatrico. 
 
La diagnosi e la terapia delle malattie oncologiche – ha precisato il Direttore generale dottor Claudio Vagnini è una delle attività che caratterizza il Policlinico di Modena sia nell’adulto che  nel bambino. Il reparto di Oncoematologia pediatrica si occupa della cura dei bambini con patologie oncologiche dalla fine degli anni sessanta del secolo scorso grazie all’intuizione della Prof. Fausta Massolo che fra i primi in Italia si dedicò allo studio di malattie che in quegli anni erano senza speranza. Da allora  grazie alla ricerca scientifica sono stati studiati protocolli di trattamento pediatrici sempre più efficaci  e personalizzati che hanno permesso di ottenere ottimi risultati in termini di guarigione e che rappresentano il futuro della medicina e dell’onco-ematologia in particolare in quanto, in prospettiva, consentono una qualità di vita migliore”.
 
In Italia – ha spiegato il prof. Lorenzo Iughetti, Direttore del Dipartimento ad Attività Integrata Materno – Infantile e docente UNIMORE – ogni anno circa 1500 bambini e 900 giovani adolescenti ricevono una diagnosi di malattia oncologica ed hanno la possibilità di guarire nell’80-85% dei casi, traguardo importante raggiunto grazie ai risultati degli studi scientifici di tanti anni; ma per alcune patologie (come il neuroblastoma, i tumori cerebrali o gli osteosarcomi) i risultati non sono ancora così soddisfacenti. Si stima che oggi in Italia ci siano quasi 50.000 persone che hanno avuto un tumore da bambini o adolescenti da cui sono guariti. Questi risultati sono legati anche al lavoro di squadra dei pediatri oncologi italiani che hanno riunito le loro forze nell’Associazione Italiana di Ematologia Oncologia Pediatrica (AIEOP) società scientifica che raccoglie 49 centri certificati distribuiti in tutta Italia permettendo ad ogni bambino malato di ricevere le migliori cure vicino al proprio domicilio. Anche l’Oncoematologia Pediatrica di Modena fa parte di questa rete ed ogni anno nel nostro reparto si effettuano 20-30 nuove diagnosi di patologie oncologiche”.
 
La terapia target – spiega la dottoressa Monica Cellini, Referente dell’Oncoematologia Pediatrica – detta anche “a bersaglio molecolare”, è un importante strumento della medicina di precisione, sulla quale la ricerca è in continuo sviluppo, e rappresenta una delle nuove frontiere nella lotta ai tumori. A differenza della chemioterapia, utilizza dei farmaci “intelligenti”, in grado di colpire solo le cellule malate, risparmiando quelle sane.  Questa terapia è utlizzabile solo per le neoplasie le cui cellule esprimono il bersaglio molecolare (target) su cui il farmaco deve agire  e  purtroppo non è efficace per tutte le forme tumorali. Tuttavia l’utilizzo di queste nuove molecole non è privo di effetti collaterali anche gravi che vanno attentamente valutati e trattati La target therapy è utilizzata da tempo nell’oncologia dell’adulto mentre nel campo pediatrico l’utilizzo è più limitato  per due motivi principalmente: il primo è che rispetto all’adulto i tumori pediatrici presentano target molecolari in un numero  minore di  casi; il secondo è che trattandosi di tumori rari (pochi casi) non vi è grande interesse da parte dell’industria nel  promuovere trial clinici  in età pediatrica. Lo studio  a cui si fa riferimento è uno dei primi effettuart in Italia su pazienti affetti da Neuroblastoma tumore che nelle forma definite ad alto rischio recidiva in oltre il 50% dei casi. In 28 pazienti con queste caratteristiche si è analizzato  il profilo molecolare tumorale alla ricerca di mutazione del gene ALK, in 8/28 era presente l’alterazione e 5 sono stati posti in trattamento con ALK Tyrosine Kinasi Inhibitors. L’obbiettivo dell’Oncologia Pediatrica è quello di continuare gli sforzi per migliorare sempre di più la prognosi dei nostri pazienti ed in questo momento la medicina di precisione può rappresentare una opportunità importante per la di cura di molti piccoli pazienti.”
 
All’Oncoematologia Pediatrica del Policlinico i pazienti vengono seguiti dall’esordio della malattia, per tutto il  loro percorso di cura e per 5 anni dal termine della terapia in relazione alla  possibile recidiva di malattia e agli eventuali effetti tossici tardivi dei farmaci che possono avere ripercussioni sulla normale crescita psicofisica dei bambini. Durante il periodo di degenza intorno al bambino ed alla sua famiglia si realizza un progetto di accoglienza con l’obbiettivo di creare una  situazione di “normalità” che aiuti il bambino ad affrontare il percorso terapeutico previsto mantenendo intatte le sue potenzialità evolutive. In questo sono coinvolte numerose  figure professionali oltre ai medici ed gli infermieri, ci si avvale della presenza di 2 psicologhe dedicate, afferenti all’ U.O. di Psicologia Clinica dell’Azienda Ospedaliera,  a 2  insegnanti  dello Spazio Incontro-Comune di Modena e 2 insegnanti  dello Spazio scuola- IC6 e dell’attività di prestito libri/lettura a cura della Biblioteca Teodora-Comune di Modena.   Attualmente  è stata  ripresa la normale attività di musica, clownerie,  laboratorio di ceramico-terapia a cura della Fondazione Lene-Thun iinterrotti a causa della precauzioni necessarie in epoca Covid.
 
Una presenza importante a fianco del reparto è quella di ASEOP (Associazione Sostegno Ematologia Oncologia Pediatrica) costituita da genitori di bambini trattati presso il nostro reparto che oltre a seguire le famiglie dei pazienti nelle necessità quotidiane mette a disposizione  12  appartamenti alla  Casa di Fausta ( a poca distanza dal Policlinico) per quelle famiglie che necessitano di un alloggio vicino al reparto.
 

 
 
 
 
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