Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena
 
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Gli Scout laici CNGEI di Modena per i bambini della Degenza pediatrica

Consegnati nei giorni scorsi grazie alla generosità di tutti

Gli Scout laici CNGEI di Modena per i bambini della Degenza pediatrica

La sezione di Modena degli Scout laici del corpo nazionale giovani esploratori ed esploratrici italiani (CNGEI) vicini ai bambini ricoverati nella Degenza Pediatrica del Policlinico. Nei giorni scorsi un gruppo di lupetti e di educatori hanno consegnato panettonicini ai bimbi ricoverati. Ad accoglierli, la dottoressa Monica Cellini, Referente dell'Oncoematologia Pediatrica. La delegazione di scout era guidata da Erika Zecchi, (alias Akela) l'educatrice responsabile del Branco, l'unità della fascia d'età 8 -12 anni.
 
"Desidero portare il mio ringraziamento, unitamente a quello del prof. Lorenzo Iughetti e di tutti i medici e il personale infermieristico al CNGEI che già a Pasqua ci aveva portato molte gradite uova - ha commentato la dottoressa Monica Cellini - per i nostri bambini è importante sapere che ci sono loro coetanei, fuori dall'ospedale, che pensano a loro durante le feste. Per questo motivo con gli scout abbiamo un progetto per far loro conoscere la realtà ospedaliera.
 
I panettoncini sono stati acquistati all'interno di un programma di autofinanziamento di gruppo, in cui i ragazzi di tutte e 3 le fasce d'età si sono attivati per venderne in autonomia il più possibile per finanziare le attività e i materiali.  "Abbiamo deciso - spiega Andrea Baratelli, capogruppo e responsabile educativo, - di dedicarne una parte ai bambini ricoverati in pediatria. Per tutto il
gruppo scout questa donazione ha rappresentato una piccola Buona Azione, dimostrazione che è possibile continuare a pensare al prossimo, prestare attenzione ai bisogni che ci circondano - anche quando sono meno visibili - , e attivarsi con spirito proattivo e con azioni concrete anche e a maggior ragione nella "nuova normalità" che siamo chiamati a vivere. Questa scelta è stata pienamente vissuta consapevolmente da tutte le ragazze e i ragazzi del nostro gruppo, che han deciso infatti anche di stabilire un "contatto umano" con i bambini e le bambine del vostro reparto per andare oltre la semplice donazione".

 
 
 
 
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