La malnutrizione calorico-proteica (MCP) è un riscontro molto frequente già al momento della diagnosi nei pazienti affetti da patologia neoplastica. Frequenza e gravità della perdita di peso variano a seconda della sede della neoplasia. Il 70% circa dei pazienti con neoplasia del tratto gastrointestinale superiore (esofago e stomaco) ed il 60% di quelli con neoplasia polmonare e del fegato presentano perdita di peso già al momento della diagnosi. Inoltre, perdita di peso si verifica nel 70-80% delle neoplasie pancreatiche, nel 57% dei tumori del distretto testa-collo, nel 34% delle neoplasie del colon-retto e nel 31% dei casi di linfoma non-Hodgkin.
Sappiamo che la malnutrizione in oncologia dipende in prima istanza dalla malattia ed in seguito anche dai trattamenti a cui i pazienti vengono sottoposti e che la compromissione dello stato nutrizionale non può che accentuarsi durante le terapie oncologiche per via dei vari effetti collaterali indotti.
In letteratura è stato ampiamente dimostrato che l'insorgenza della MCP contestuale alla diagnosi oncologica, si configura come un fattore prognostico negativo poiché è in grado di incrementare l'insorgenza di complicanze e di ridurre significativamente la tolleranza al trattamento oncologico programmato, la sopravvivenza e la qualità di vita. È altresì acquisito che lo stato nutrizionale tende a peggiorare durante il decorso della malattia. Tra i pazienti neoplastici che perdono peso corporeo, il 20-30% muore per le conseguenze dirette ed indirette della malnutrizione.
È pertanto opportuno prendere in considerazione nell'iter terapeutico di questi pazienti anche un sopporto nutrizionale più proattivo o intensivo. Le Linee Guida Nazionali ed Internazionali in tema di gestione nutrizionale dei pazienti oncologici raccomandano di sviluppare percorsi clinico-assistenziali tesi a garantire la prevenzione tempestiva ed il trattamento appropriato della Malnutrizione Calorico-Proteica (MCP) secondaria alla malattia neoplastica.
L'American Society for Parenteral and Enteral Nutrition (ASPEN) raccomanda di prendere in considerazione precocemente anche l'opportunità di ricorrere al supporto nutrizionale artificiale (enterale e/o parenterale) nei pazienti oncologici malnutriti.
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