L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena ricorda che, come già comunicato a suo tempo, la raccolta del plasma iperimmune è cominciata a gennaio del 2021 grazie alla in collaborazione tra il Servizio Immunotrasfusionale, che ha sede al Policlinico ma segue tutta la rete provinciale, e rete AVIS nell’ambito del protocollo regionale che mira a verificare da un lato l’efficacia dall’altro l’effettiva quantità di plasma che è possibile raccogliere.
Ad oggi è ormai assodato che plasma iper-immune non è efficacie per i pazienti gravi. Può avere una sua efficacia per i pazienti in fase iniziale della malattia, quando però ora abbiamo a disposizione altre opzioni terapeutiche, che in ambito ospedaliero hanno dimostrato una maggiore efficacia.
Il plasma iper-immune potrebbe quindi essere utilizzato in futuro per la produzione di immunoglobuline specifiche anti COVID-19 e per ora, quindi, la raccolta viene mantenuta a tale scopo. Non conosciamo ancora tutte le dinamiche del virus e delle sue varianti e quindi è utile non precludersi del tutto nessuna possibilità terapeutica a priori.
“Per la precisione – commenta il dottor Giovanni Battista Ceccherelli, Direttore del Servizio Trasfusionale dell’AOU di Modena - da gennaio abbiamo raccolto nella provincia solo 300 sacche di plasma di pazienti ex Covid. Di queste, meno di una cinquantina, al termine delle analisi, sono risultate idonee. Le altre, sono state inviate come avviene sempre al plasma industria per produzione di emoderivati. Per questo ringrazio i donatori.”