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Plasma iperimmune, al Policlinico gestite le sacche sacche raccolte da Avis

Nessuna sperimentazione attiva, ad oggi non vi sono evidenze scientifiche che supportino l’efficacia della terapia con plasma iperimmune in pazienti COVID-19

Giovanni Battista Ceccherelli
Giovanni Battista Ceccherelli

Relativamente al Plasma Iperimmune, al momento la provincia di Modena è coinvolta, come le altre province, in un protocollo regionale, in fase di avvio, che prevede esclusivamente la raccolta del plasma. Al momento, in Regione non c’è plasma stoccato, quello utilizzato proviene da altre Regioni.

A tale raccolta collabora anche l’AVIS, presso le sedi provinciali. Il Servizio Immunotrasfusionale cura il percorso di raccolta delle sacche di plasma. Il protocollo prevede infatti una serie di esami, fra cui la titolazione degli anticorpi neutralizzanti, che devono essere un volume sufficiente per poter definire il plasma iperimmune.

È importante sottolineare che ad oggi non vi sono evidenze scientifiche che supportino l’efficacia della terapia con plasma iperimmune in pazienti COVID-19.È per tale motivo che non è prevista la somministrazione di plasma come terapia per i pazienti ricoverati.

In attesa di sviluppi ulteriori, al momento l’utilizzo di plasma è ancora da considerarsi “sperimentale”, con impiego solo in protocolli di sperimentazione specifici.

Si è appena concluso l’arruolamento nello studio nazionale a riguardo (TSUNAMI), e non sono attivi altri protocolli.


Al di fuori di studi, rimane solo l’eventualità eccezionale di una precisa valutazione del clinico che ha in cura il paziente, che può richiederne l’uso compassionevole.

 
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