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Docente Unimore e clinico dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, il Prof. Massimo Dominici, chiamato dalla Organizzazione Mondiale della Sanità a far parte di un importante comitato

Dovrà valutare e dare un nome a nuovi farmaci

Massimo Dominici
Massimo Dominici

Il Professor Massimo Dominici del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Materno-Infantili e dell'Adulto dell'Università di Modena e Reggio Emilia,  Direttore della Struttura Complessa di Oncologia della Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, chiamato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel gruppo di esperti internazionale incaricati dell'"International Pharmacopoeia and Pharmaceutical Preparations".  
A questo organismo scientifico è affidato il delicato compito di valutare nuovi farmaci e, sulla base delle caratteristiche, definire i loro nomi in quanto principi attivi. Si tratta di un comitato detto  International Nonproprietary Names (INN), incaricato difacilitare l'identificazione di sostanze farmaceutiche o principi farmaceutici attivi. Ogni INN è un nome univoco riconosciuto a livello globale ed è di proprietà pubblica. 
"Il mio incarico, con altri colleghi provenienti dal mondo regolatorio ed accademico, - spiega il Professor Massimo Dominici di Unimore - sarà quello di valutare nuovi farmaci per terapie cellulari e geniche all'interno del neonato Cell and Gene Therapy Working Group".  
L'esigenza dell'OMS è nata in seguito ad un numero via via crescente di prodotti farmaceutici a base di cellule che verosimilmente potranno entrare nel mercato nei prossimi anni, in particolare in oncologia, campo nel quale il Prof. Massimo Dominici ha saputo conquistarsi meritata fama a livello nazionale ed internazionale.   Da una recente indagine attendibile ( https://www.alliancerm.org/sector-report/2019-annual-report/ ) vi sono infatti oltre 1.000 prodotti in fase di sperimentazione clinica ed un centinaio di questi sono in fase avanzata (detta fase III). Questo suggerisce che le terapie cellulari entreranno in clinica nei prossimi 5 anni. 
"Ad oggi - precisa il Prof. Dominici- esistono una cinquantina di prodotti approvati per uso clinico e di questi una decina si basano su cellule mesenchimali e tre su linfociti CAR-T, ovvero cellule attivate per reagire con grande forza contro le leucemie ed i linfomi, ovvero tumori del sangue. A Modena presso l'Azienda Ospedaliero-Universitaria, con il mio team di ricerca, stiamo portando avanti ricerche che si basano su CAR-T e cellule mesenchimali per combattere i tumori solidi e sono convinto che le attività in corso potranno avere anche da noi un impatto clinico".
MASSIMO DOMINICI   Nasce a Lodi nel 1972. Nel 1996 Laurea cum Laude in Medicina e Chirurgia a Pavia. Internato all'Istituto di Ematologia dell'Università di Vienna (Austria). Nel 2000 specialista in Ematologia cum Laude all'Università di Ferrara e poi Post-Doctoral Fellow al St. Jude Children's Research Hospital di Memphis (USA). Nel 2005 approda all'Università di Modena e Reggio Emilia come ricercatore universitario in Oncologia Medica, diventando responsabile del Laboratorio di Terapie Cellulari. Dal giugno 2020 è Professore Ordinario di Oncologia e Direttore Scuola di Specializzazione in Oncologia. Fondatore e responsabile scientifico del laboratorio di biocompatibilità del Tecnopolo di Mirandola. Autore di 170 manoscritti, 2 libri, 3 capitoli di libri con oltre 26.000 citazioni. Oltre 170 seminari su invito. Trentanove progetti di ricerca finanziati, 12 brevetti depositati. Fondatore della start-up universitaria Rigenerand srl. Membro di numerose Società scientifiche nazionali ed internazionali oltre che di board in Fondazioni Medico Scientifiche e no-profit. Eletto primo presidente non americano della International Society for Cell and Gene Therapy - ISCT. Editore e revisore per riviste internazionali e per enti pubblici e privati di finanziamento alla ricerca. Sviluppa con il suo team di ricerca terapie cellulari e geniche per i tumori.

 
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