C'era anche la dottoressa Micaela Piccoli, Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Generale, d'Urgenza e Nuove Tecnologie nella delegazione del Network Donne Leader in Sanità che ha consegnato oggi, al Quirinale, al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il "Manifesto per un maggiore equilibrio di genere in Sanità"
"Oggi è stata una giornata emozionante - ha raccontato Micaela Piccoli - Eravamo in sette tra le prime firmatarie del manifesto, una rappresentanza trasversale della componente femminile nel mondo della sanità che andava dall'ambito pubblico al privato, fino all'istituzione universitaria e alla farmaceutica. Sono stata selezionata a rappresentanza della sanità pubblica, essendo una delle dieci primarie in chirurgia generale in Italia, su 315 primariati ospedalieri (meno del 3%). Ricordo che tre di queste dieci sono in Emilia Romagna. Dai dati ISTAT 2018 oltre il 25% di donne lavora in ambiente chirurgico e ad oggi oltre il 40% degli iscritti in chirurgia generale è donna. Con questi dati dovremmo pensare ad un futuro "roseo" della chirurgia. Ma per fare questo dobbiamo pensare ad una figura di chirurgo diversa dall'immaginario collettivo. Bisognerà pensare alla chirurgia non come un mestiere (del resto poco remunerativo, faticoso e denso di problematiche legali) ma come una missione che dovrà essere sempre più compatibile con una normale vita famigliare e sociale, sia per le donne sia per gli uomini. Con la crisi di vocazioni in chirurgia già in atto, oggi i giovani selezionano la specialità in chirurgia generale solo come seconda e terza scelta. Tra qualche anno rischiamo di non avere più chirurghi, se non rendiamo la chirurgia più attrattiva per le nuove generazioni, garantendo una formazione reale e continua fin dal percorso di specializzazione e soprattutto nelle nuove tecnologie mini invasive e robotiche".
L'emergenza COVID - 1,9 ha reso evidente a tutti il ruolo delle donne nel settore sanitario, decisivo nella gestione sul campo della Pandemia e in quella domiciliare del nucleo famigliare. L'impegno e la professionalità unite all'abnegazione, dalle corsie degli ospedali, agli ambulatori e ai laboratori di ricerca, ha contribuito al contenimento e al superamento dei momenti più critici di questo nostro tempo. Lo stesso Comitato tecnico-scientifico, nella seconda fase della pandemia, è stato integrato da sei esperte a dimostrazione che le competenze femminili in questo settore ci sono, ma non sempre vengono valorizzate a sufficienza. Quanto accaduto tuttavia, ha reso ancor più evidente la carenza di donne ai vertici della Sanità in Italia . Nel nostro Paese esse rappresentano il 63,8% del personale dipendente, ma nel Sistema Sanitario Nazionale solo il 16,7% riveste la carica di Direttore Generale (fonte CERGAS). Inoltre, la recente pubblicazione del World Economic Forum's Global Gender Gap report nel 2020 conferma che l'Italia è retrocessa di sei posizioni collocandosi al 76 esimo posto su 153 Paesi nel mondo.
Nasce da queste premesse, da un'iniziativa del Network di donne leader in sanità, l'idea del "Manifesto per un maggiore equilibrio di genere in sanità", rivolto alle aziende e alle istituzioni, che ha l'obiettivo di modificare le policy e di promuovere il raggiungimento di almeno il 40% delle donne nei ruoli di top e middle management delle organizzazioni sanitarie pubbliche e private nei prossimi 5 anni. "Un traguardo importante, quello di oggi, - dichiarano le rappresentanti del network, Donne Leader in Sanità - che ci consente di sensibilizzare le istituzioni su una tematica così importante e attuale contribuendo ad incentivare ulteriormente il dibattito pubblico, grazie all'attenzione dimostrata dal Presidente Mattarella che ringraziamo sentitamente per l'attenzione da sempre riservata a questo tema".
Il Manifesto, pubblicato sul sito del network www.donneleaderinsanita.it , è partito con 41 sottoscrittori, donne e uomini che operano nel settore della sanità, a cui si sono aggiunti aoggi oltre 200 firmatari , tra i quali importanti associazioni come la SIC - Società Italiana di Chirurgia,la SICOP - Società Italiana di Chirurgia nell'Ospedalità Privata e WIS - Women in Surgery. L'obiettivo è quello di raggiungere quante più firme possibili per sensibilizzare l'opinione pubblica su questa tematica e sollecitare l'adozione della parità di genere e la diffusione di buone prassi all'interno del settore. Donne Leader in Sanità è un network promosso da donne e aperto anche agli uomini, che ha l'obiettivo di favorire la leadership al femminile e il superamento delle disuguaglianze di genere nel settore sanitario, puntando alla parità nelle posizioni apicali di organizzazioni pubbliche e private. L'obiettivo del network è quello di implementare una rete tra associazioni e donne che occupano o hanno occupato ruoli di responsabilità in organizzazioni pubbliche o private afferenti il settore della Sanità , realizzare progetti innovativi, tavoli di lavoro, convegni, eventi di sensibilizzazione sulla leadership al femminile in sanità, coinvolgendo interlocutori istituzionali, politici, rappresentanze del mondo dell' Healthcare per sollecitare l'adozione della parità di genere e la diffusione di buone prassi aziendali.
A consegnare il "Manifesto" al Presidente Mattarella , in rappresentanza di tutti i firmatari , sono state Isabella Frigerio, Chirurgo Generale, Chirurgia del Pancreas, Ospedale Pederzoli, co-founder di Women in Surgery, Guia Lanciani, Customer Service & Supply Chain Director di Medtronic Italia, Amelia Parente, HR Communications & Transformation Director di Roche, Micaela Piccoli, Direttore di Chirurgia Generale, Urgenza e Nuove tecnologie, Ospedale Civile di Baggiovara, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, Patrizia Ravaioli, Senior Advisor key2people, Commissario Ente Strumentale alla Croce Rossa Italiana, Associazione Fuori Quota, Rosanna Tarricone, Associate Dean della SDA Bocconi School of Management, Divisione Government, Health e Non Profit, Paola Testori Coggi, già Direttore Generale Salute e Consumatori della Commissione Europea, Special Advisor Cluster Tecnologico Scienze della Vita.