“È tempo di influenza, è ora del vaccino”. È lo slogan scelto dalla Regione Emilia Romagna per la campagna di vaccinazione antinfluenzale di quest’anno, particolarmente importante in un inverno che si preannuncia complesso, dal punto di vista sanitario, poiché la stagione vedrà una co-circolazione di virus influenzali e SARS-CoV-2. Il dg di Ausl Modena, Antonio Brambilla Si punta quindi a ridurre le complicazioni e gli accessi in ospedale per l’aggravarsi dei sintomi influenzali, e semplificare la diagnosi e la gestione dei sospetti casi di positività al coronavirus. Per garantire a tutti la possibilità di vaccinarsi nei tempi e nel rispetto delle normative anticovid per l’accesso ad ambulatori e sedi sanitare, la campagna vaccinale antinfluenzale in tutta l’Emilia Romagna parte in anticipo di 2 settimane e, tra le novità, inserisce la possibilità di vaccinarsi gratuitamente per tutti gli over 60enni, anche se non portatori di particolari patologie. A Modena le tre aziende sanitarie, Azienda USL di Modena, Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena e Ospedale di Sassuolo Spa, insieme a Ordine dei Medici (OMCEO), Federazione dei Medici di Medicina Generale (FIMMG) e Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) congiuntamente a tutti gli altri ordini delle Professioni sanitarie vogliono ricordare e sottolineare, a una sola voce, l’importanza e il valore della vaccinazione antinfluenzale, come strumento di protezione efficace e sicuro, oltre che utile per semplificare diagnosi e gestione dei nuovi casi sospetti di Covid-19.
E proprio a questo proposito, durante la conferenza stampa si sono vaccinati tutti i rappresentanti delle aziende sanitarie e degli ordini professionali. La regione ha acquistato 1,2 milioni di dosi, il 20% in più rispetto al 2019.In provincia di Modena sono disponibili 200.000 dosi (erano 176 mila l’anno scorso) che verranno fornite in due fasi ai medici e pediatri di famiglia, che hanno l’importante compito di assicurare la vaccinazione ai cittadini residenti in provincia. Cittadini che quest’anno avranno dunque più tempo –ottobre, novembre e dicembre sono i mesi consigliati- per richiedere la vaccinazione: si precisa infatti che l’anticipazione della campagna non è legata alla necessità di anticipare la somministrazione del vaccino, ma a quella di consentire, a tutti coloro che lo richiederanno, l’accesso alle sedi in condizioni di sicurezza. L’obiettivo è di aumentare il numero di vaccinazioni, che l’anno scorso ha interessato più di131.000 persone nella nostra provincia, di cui oltre93.000 tra gli ultra 65enni, e con una copertura per quest’ultima categoria del 57,6%(nella campagna antinfluenzale 2019/2020 sono state vaccinate nella nostra Regione circa 850.000 persone, e fra le persone di età superiore ai 65 anni è stata raggiunta una copertura vaccinale pari al 57 %). Tra le iniziative promosse nell’ambito della campagna, diverse riguardano gli operatori sanitari e socio-sanitari, al fine di migliorare il buon risultato raggiunto l’anno scorso.
Chi ha diritto alla vaccinazione gratuita
Il vaccino antinfluenzale sarà gratuito per tutti i cittadini a partire dai 60 anni (compresi), lepersone, adulti, ragazzi e bambini dai 6 mesi d’età, con patologie croniche, per chi è ricoverato presso strutture di lungodegenza; per le donne in gravidanza (qualsiasi data gestazionale) e post-partum, per le forze dell’ordine e gli operatori di pubblici servizi, la cui presenza è essenziale per garantire la sicurezza dei cittadini, e come già detto per gli operatori sanitari e socio-sanitari. Il Servizio Sanitario Regionale, in quest’anno particolare di emergenza sanitaria, torna a sollecitare fortemente la vaccinazione gratuita anche per i familiari, il personale di assistenza (badanti)e i contatti di soggetti ad alto rischio, portatori di patologie croniche: è infatti necessario rafforzare una cintura di sicurezza e protezione attorno a queste persone che potrebbero veder aggravata la propria patologia di fondo a causa del virus influenzale. Altre categorie che hanno diritto alla vaccinazione gratuita sono il personale scolastico, chi per motivi di lavoro è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani, i volontari in ambito sociosanitario e i donatori di sangue. La vaccinazione è un mezzo particolarmente efficace e sicuro per prevenire la malattia. La protezione si sviluppa un paio di settimane dopo la vaccinazione e dura per tutta la stagione epidemica. È bene sapere che i virus influenzali cambiano di frequente e il vaccino può non proteggere completamente dai nuovi tipi di virus dell’influenza che si sviluppano durante la stagione. Le persone vaccinate, tuttavia, di norma in caso di infezione hanno sintomi più lievi e sono protette dalle complicanze della malattia.
Chi effettua la vaccinazione
Per la nuova campagna è stato effettuato un primo acquisto di 200.000 dosi di vaccino. Sono i Medici di medicina generale ad effettuare la maggior parte delle vaccinazioni, confermandosi figure centrali, insieme ai Pediatri di Libera Scelta, nell’informare e promuovere presso i propri assistiti una maggiore e più convinta adesione. Le persone che appartengono alle categorie a rischio ma hanno il domicilio sanitario e la scelta del medico in altra regione, devono invece contattare telefonicamente gli ambulatori del Servizio Igiene Pubblica ai recapiti disponibili on-line, all’indirizzo www.ausl.mo.it/malattieinfettive-sedi. Per gli operatori sanitari, sono invece i Servizi di Sorveglianza Sanitaria con i Medici Competenti e gli infermieri che effettuano le vaccinazioni.
Le dichiarazioni dei partecipanti
Antonio Brambilla, Direttore Generale Azienda USL di ModenaEffettuare oggi la vaccinazione non è solo un gesto simbolico del Direttore generale, ma un atto che fa parte, prima di tutto, del nostro ruolo di operatori sanitari, chiamati a prenderci cura dei nostri cittadini. Quest’anno per me si aggiunge la vaccinazione antipneumococcica che ritengo altrettanto fondamentale, e che viene offerta a chi entra nei 65 anni. L’invito che rivolgo a chi rientra nelle categorie a rischio, a nome dell’Azienda sanitaria che sul nostro territorio ha la responsabilità della salute pubblica e dunque è particolarmente impegnata nella gestione della pandemia è tanto semplice quanto efficace: vacciniamoci, non solo per noi stessi, ma per tutelare chi ci sta accanto. Vaccinarsi non è un gesto individuale, ma espressione di quel “prendersi cura” che ci ha consentito di reagire con forza al covid-19 rende segno di appartenenza verso la nostra Comunità.
Claudio Vagnini, Direttore Generale Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena
La vaccinazione antinfluenzale degli operatori delle Aziende Sanitarie è da sempre un gesto di responsabilità, un impegno importante per chi ha scelto di lavorare a contatto con persone da curare e delle quali prendersi cura. La vaccinazione, infatti, non si limita a salvaguardare la salute del singolo ma contribuisce a proteggere tutte le persone con cui il lavoratore può venire a contatto alle quali può trasmettere l'infezione e contemporaneamente limita la circolazione del virus influenzale e questo è un vantaggio di tutti. Per gli operatori sanitari non è solo una scelta etica, è una scelta strategica che consente di evitare l'interruzione di servizi essenziali per la collettività. Se da sempre, la vaccinazione è il principale strumento prevenzione primaria, ancora di più e con più forza, quest’anno vaccinarsi contro l’influenza aiuta i servizi sanitari, aiuta gli operatori sanitari fortemente impegnati nella gestione della pandemia da SARS-CoV-2. Sappiamo tutti che alcuni sintomi influenzali come la febbre, sono gli stessi del COVID19 e arginare la diffusione dell’epidemia influenzale, aiuta a garantire una migliore gestione dei casi sospetti di infezione da SARS-CoV-2. Vaccinarsi è il gesto concreto con il quale possiamo dimostrare la nostra attenzione, la cura e la difesa non solo per noi stessi, per le nostre famiglie, per i nostri pazienti, per i nostri colleghi di lavoro ma anche e soprattutto per i nostri preziosi servizi sanitari.
Mauro Zennaro, Presidente Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Modena
Condividiamo, come medici, la strategia di combattere la seconda ondata di Covid-19 anche attraverso un’estensione della vaccinazione antinfluenzale ritenendo fondamentale un’informazione capillare e corretta ai cittadini. Le migliaia di telefonate e gli affollamenti negli studi medici rischiano di accentuare le difficoltà del momento, invitiamo dunque i cittadini ad attenersi alle indicazioni che i loro medici forniscono. I medici ci sono, e svolgeranno come e più di prima il loro insostituibile ruolo anche in questo momento che prevede nuove modalità organizzative finalizzate alla sicurezza del professionista e del paziente.
Dante Cintori, Segretario provinciale Federazione Italiana Medici di Medicina Generale
I Medici di Medicina Generale della Provincia di Modena da lunedì 12 ottobre saranno impegnati per circa 2 mesi ad eseguire le Vaccinazioni Antinfluenzali e per la polmonite ai pazienti con patologie croniche e nei confronti della coorte dei nati negli anni 1954 e 1955. Quest’anno in piena epidemia da Coronavirus Covid-19 siamo consapevoli delle difficoltà che avremo rispetto agli altri anni nell’eseguire i vaccini ai nostri pazienti, dovendo rispettare le norme del distanziamento e l’uso dei dispositivi di protezione individuale. La vaccinazione diventa un grande aiuto diagnostico per il Medico di Medicina Generale, perché un paziente vaccinato per l’influenza che dovesse ammalarsi manifestando febbre alta persistente con sintomi simil-influenzali dovrà essere attentamente valutato per l’infezione da covid. Mai come quest’anno è chiaro che alle persone con più di 60 anni, ai pazienti con patologie cardiovascolari, a quelli affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva, ai pazienti diabetici, a quelli oncologici, alle donne in gravidanza e a quelli con deficit immunitari, al personale addetto ai pubblici servizi la vaccinazione è fortemente indicata a fianco delle terapie mediche. Come segretario provinciale dei Medici di Famiglia voglio quindi ricordare ai miei colleghi il ruolo cruciale che abbiamo, come medici, nell'informazione e nella corretta promozione del vaccino.
Alfredo Ferrari, Segretario provinciale FIMP
Quest’anno, con la pandemia da Covid19, i Pediatri di libera scelta si sono particolarmente impegnati a segnalare al servizio vaccinale il maggior numero di pazienti con patologia cronica che, essendo a maggior rischio complicanze, è opportuno siano vaccinati contro l’influenza. L’anno scorso sono stati segnalati e chiamati 2600 bambini mentre quest’anno saranno più di 3600. Auspichiamo che questo possa aumentare il livello di sicurezza dei più piccoli sul nostro territorio.
Carmela Giudice,
Presidente Ordine Professioni Infermieristiche ModenaGli infermieri hanno dato prova di grande professionalità, competenza, senso del dovere e non vogliono rivivere la drammaticità dei giorni che hanno caratterizzato la 1° fase della pandemia di sars-covid-2. Sono consapevoli dell’importanza della sanità territoriale, della necessità di intervenire a prevenzione delle malattie, e che il vaccino antinfluenzale rappresenta un intervento efficace e sicuro per la propria protezione e per la protezione dei colleghi, dei familiari, dei bambini, degli anziani, degli amici e dell’intera comunità. Gli infermieri anche in questa occasione sapranno essere di esempio e daranno prova di generosità vaccinandosi e promuovendo la vaccinazione. E come in tutte le partite, vinceremo questa partita contro il sars-covid-2 insieme, colleghi, cittadini, istituzioni, insieme e vaccinati.