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Italpizza sostiene gli ospedali modenesi

2000 pizze consegnate dal 27 aprile a oggi per il personale impegnato contro il COVID 19

Italpizza sostiene gli ospedali modenesi

Italpizza vicina agli ospedali modenesi. In queste settimane, infatti, l’azienda ha donato oltre 2.000 pizze ai sanitari impegnati nella lotta al COVID19. La prima consegna è stata fatta il 17 aprile scorso. Puntualissime, le altre donazioni sono state consegnate il 27 aprile, il 6, il 12, il 19 e il 27 maggio. Le pizze sono state distribuite dalla Direzione Servizi per l’Ospitalità dell’AOU di Modena ai sanitari. “In questi mesi di pandemia – ha ricordato Angela Giogoli – Responsabile della Direzione Servizi per l’Ospitalità dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena – ci siamo trovati ad accogliere molte donazioni di cibo da parte di tante realtà del nostro territorio. Ogni volta ci siamo occupati della logistica della consegna e della distribuzione. È stato uno sforzo che abbiamo fatto volentieri perché ha dimostrato la vicinanza ai nostri sanitari delle Aziende che hanno sede nella nostra Provincia, da quelle più piccole a conduzione famigliare a quelle più grandi come ITALPIZZA. Grazie a tutti.” “La scelta di donare all’Azienda Ospedaliero - Universitaria di Modena rientra nell’ambito della Responsabilità sociale di Italpizza – ha raccontato Antonio Montannini Responsabile delle Relazioni esterne del Gruppo Italpizza - volta a offrire un concreto contributo al proprio territorio. Oltre alla donazione di un Ecografo per la Terapia intensiva, abbiamo ritenuto di dedicare attenzione anche gli operatori sanitari che erano in prima linea, i più esposti ai rischi e allo stress lavorativo. L’idea è stata quella di cercare di offrire un minimo di conforto pure attraverso il cibo. Sicuramente una buona pizza rappresenta un momento di piacere, di convivialità, un appuntamento per scambiarsi pareri ed esperienze tra colleghi. Quanto da noi ipotizzato, è stato confermato dalle varie attestazioni di gradimento ricevute dagli stessi operatori sanitari, i quali, hanno fortemente apprezzato il prodotto e la possibilità di consumarlo agevolmente sul posto di lavoro.”

 
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