Ci sono anche i progetti di efficientamento energetico degli ospedali di Mirandola, Baggiovara e Pavullo tra quelli ammessi al finanziamento dalla Regione Emilia-Romagna. L’istruttoria è stata completata positivamente nei giorni scorsi dal Servizio Ricerca, innovazione, energia ed economia sostenibile della Direzione Generale Economia della conoscenza, del lavoro e dell'impresa, e ha riguardato in tutta la regione 22 interventi per l’efficientamento energetico proposti da 8 Aziende sanitarie per un importo complessivo di 16,4 milioni di euro, di cui 6,2 milioni del Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR-FESR 2014-2020), 2,5 milioni di fondi regionali e 7,7 milioni di fondi aziendali.
In particolare, i progetti improntati al risparmio energetico proposti dall’Azienda USL e dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena riguardano rispettivamente gli ospedali di Mirandola e Pavullo (per un importo complessivo di 1.620.000 euro, di cui 520mila di contributo POR-FESR, 290mila di contributo regionale e 810mila euro di fondi aziendali) e quello di Baggiovara, il cui intervento prevede un importo totale di 1.120.000 euro, di cui 680mila euro di contributo regionale e 440mila di contributo POR-FESR.
Ospedale di Mirandola – L’intervento al “Santa Maria Bianca” si innesta nell’ambito della riqualificazione del Corpo 02: dal punto di vista dell’efficientamento energetico, è prevista la sostituzione degli infissi, la posa del cappotto esterno, la sostituzione dei corpi illuminanti con luci a LED a basso consumo energetico, l’installazione e sostituzione di impianti meccanici dotati di sistemi e dispositivi di regolazione elettronica in grado di migliorare le prestazioni energetiche dell’impianto di climatizzazione e distribuzione.
Ospedale di Pavullo – L’iniziativa riguarda principalmente l’installazione di un impianto di cogenerazione con motore a combustione interna alimentato a gas naturale. I vantaggi della cogenerazione rispetto alla generazione separata sono noti e facilmente misurabili: per l’Ospedale di Pavullo, per esempio, si stima un risparmio di CO2 pari a 120 tonnellate all’anno. Rispetto al fabbisogno elettrico, l’unità di cogenerazione sarà in grado di autoprodurre circa il 75% del totale. È prevista inoltre la sostituzione dei corpi illuminanti a fluorescenza con lampade a LED e l’installazione di vari sistemi di gestione delle accensioni e degli spegnimenti al fine di ottimizzare i consumi energetici.
Ospedale Civile di Baggiovara – Il progetto prevede un intervento di efficientamento generale della Centrale Frigorifera consistente in un nuovo sistema di regolazione e controllo, la realizzazione di interconnessione del circuito torri evaporative e la revisione del parco torri evaporative; gli interventi completeranno quello del 2014 relativo all’installazione – per un valore complessivo di 2.600.000 euro – di un impianto di Cogenerazione capace di generare in modo combinato energia elettrica e termica, andando così a migliorare la sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica della struttura ospedaliera, assicurando una riduzione delle emissioni di anidride carbonica pari a 580 tonnellate l’anno (-14%). A ciò si deve aggiungere, per l’Azienda Ospedaliero–Universitaria, l’intervento effettuato nel2016-2017 – con un investimento di circa 13.300.000 euro – per l’installazione al Policlinico di Modena dell’impianto di trigenerazione, cioè un sistema di autoproduzione di energia che permette di ottenere notevoli risparmi sia dal punto di vista economico sia delle emissioni inquinanti.
Questi interventi sono aggiuntivi rispetto al programma straordinario di investimenti in sanità da quasi 320 milioni che consentirà la realizzazione del nuovo ospedale di Carpi e di quello di Piacenza, la riqualificazione delle strutture esistenti, l’attuazione del programma di innovazione tecnologica, l’attivazione di nuove Case della Salute.