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Lesioni trofiche del piede diabetico: risultati sorprendenti da uno studio effettuato a Baggiovara

Le cellule staminali migliorano guarigioni di ulcere e gangrene

Roberto Silingardi
Roberto Silingardi

Arriva da Modena una nuova possibilità nella terapia delle lesioni trofiche del piede diabetico. La Struttura Complessa di Chirurgia Vascolare dell'Ospedale Civile di Baggiovara, diretta dal prof. Roberto Silingardi, ha coordinato infatti uno studio - finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena - dal titoloTessuto adiposo autologo a microframmentazione per il trattamento delle ampiazioni minori del piede diabetico: una prova clinica a centro singolo controllato randomizzato (Autologous micro-fragmented adipose tissue for the treatment of diabetic foot minor amputations: a randomized controlled single-center clinical trial)che verrà pubblicato a giorni su " Stem Cell Research & Therapy " rivista scientifica internazionale tra le più importanti del settore.  Lo studio è stato condotto eseguendo un confronto tra 114 pazienti opportunamente informati, che hanno eseguito il trattamento sperimentale con cellule staminali e coloro che hanno ricevuto le cure tradizionali dopo 6 mesi dal trattamento i pazienti trattati con cellule staminali mostravano dei tassi di guarigione nettamente superiori.
"In pratica- spiega il dottor Nicola Leone , Medico in formazione in Chirurgia Vascolare che ha seguito lo studio -abbiamo effettuatoun piccolo prelievo di tessuto adiposo dall'addome del pazientedal quale da queste cellule si riescono ad ottenere in pochi minuti un liquido purificato (ad alto contenuto di cellule staminali che venivano poi iniettate a livello della lesione del piede al fine di favorirne la guarigione" . "Il diabete è una patologia cronica che affligge un numero sempre maggiore di persone- spiega il Direttore del reparto modenese, professor Roberto Silingardi -e tra le principali cause di danno di tutte le arterie, grandi e piccole. La circolazione sanguigna ne risulta compromessa con la conseguente comparsa di lesioni trofiche agli arti inferiori. Si tratta di ulcere che, se non opportunamente trattate, evolvono verso una gangrena soprattutto quando associate ad un insufficiente afflusso di sangue. Ovviamente ciò può danneggiare la capacità di camminare e causare un enorme danno al paziente, oltre ad altre possibili complicanze, fino all'amputazione".
Al fine di evitare queste complicanze il reparto modenese è da sempre impegnato nel trattamento delle lesioni del piede diabetico. I Chirurghi Vascolari si occupano degli interventi di rivascolarizzazione, sia mediante by-pass sia con angioplastiche, con l'obiettivo di far affluire più sangue al piede e prevenire le lesioni. "Nei casi più estremi effettuiamo veri e propri interventi ricostruttivi sul piede, che necessitano poi di lunghi decorsi post-operatori". Ha concluso Silingardi. "L'idea dello studio nasce proprio dall'esigenza di sperimentare tecniche sempre più innovative e meno invasive."

La Chirurgia Vascolare dell'Ospedale di Baggiovara è inserita nel percorso provinciale per la cura del piede diabetico: collabora con il Team Multidisciplinare interprofessionale interaziendale e supporta le attività della apposita Sezione dedicata al Piede Diabetico del reparto di Medicina Interna Metabolica diretta dal Professore Pietro Andreone.

 
Lesioni trofiche del piede diabetico: risultati sorprendenti da uno studio effettuato a Baggiovara

"Il piede diabetico- spiega il Dott. Mauro Maurantonio, referente del percorso aziendale sul piede diabetico, -è una complicanza del diabete favorita da deformità anatomiche, età e durata della malattia in cui neuropatia, ischemia, infezione incidono sulla prognosi, sulla necessità di amputazione dell'arto e sulla qualità di vita. L'attività sui pazienti con piede diabetico complicato in fase acuta, in stretta collaborazione con i diabetologi territoriali, è incentrata sulla gestione della complessità clinica attraverso lo sviluppo di tecniche di diagnosi e di terapia di livello avanzato; inoltre, le competenze medico-infermieristiche si esprimono anche sulla presa in carico e centralità del paziente".  Nei primi mesi del 2019 l'attività del Team Multidisciplinare ha consentito la presa in carico tempestiva di più di 100 casi in cui grazie alla tempestività di intervento in molti casi è stata evitata l'amputazione o conseguenze più gravi di salute per il paziente.

"Il diabete è una patologia estremamente diffusache rappresenta un importante ambito di ricerca allo scopo continuare a migliorare i risultati per i pazienti- riferisce il professor Roberto Lonardi, Ricercatore di Chirurgia Vascolare e Co-sperimentatore della ricerca -perciò negli ultimi anni ci siamo impegnati in un importante studio che consisteva nell'iniettare cellule staminali a livello del piede in caso di lesioni trofiche in pazienti diabetici. Il nostro studio è del tutto innovativo poiché nessuno aveva finora utilizzato le cellule del tessuto adiposo per curare le lesioni del piede diabetico. Grazie al contributo dell'Università di Modena e Reggio Emilia e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena siamo riusciti a portare a termine questa ricerca pilota che rappresenta una speranza di guarigione per molti pazienti e, ovviamente, ci auguriamo che questo risultato rappresenti solo l'inizio".

 
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