Dopo circa 3 mesi di lavori, l'8 febbraio scorso è entrata in funzione la nuova PET-CT, in forza alla Struttura Complessa di Medicina Nucleare, diretta dal dott. Napoleone Prandini, che ha sede al Policlinico di Modena e costituisce il centro di riferimento provinciale per questo tipo di patologie. La nuova apparecchiatura del valore di 2.200.000 euro interamente donati dalla Fondazione Cassa Risparmio di Modena, si aggiunge alle attuali PET-CT e SPECT installate e mette a disposizione del Dipartimento di Oncologia ed Ematologia, diretto dal prof. Stefano Cascinu, un’arma formidabile nella lotta al cancro.
La PET-CT è il secondo tassello di un progetto dell’Oncologia modenese sostenuto dalla donazione di 3 milioni di euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena (FCRMO), presentato alla cittadinanza nel novembre del 2016. Nell’estate del 2017 è stato attivato un primo acceleratore lineare, completamente rinnovato, del valore di 800.000 euro. Altri 250.000 euro, frutto di un’ulteriore donazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, hanno consentito l’acquisto di apparecchiature per la Radiofarmacia, che costituisce un fondamentale supporto dell’attività di Medicina Nucleare.
La PET/ CT è un’apparecchiatura di diagnostica per immagini , che fornisce informazioni di tipo fisiologico permettendo di ottenere mappe morfologiche dei processi funzionali all'interno del corpo. Essa consente di ottenere terapie sempre più mirate, grazie alla sua capacità di lavorare in sinergia con gli acceleratori lineari della Radioterapia. La PET/ CT unisce due tecnologie : la PET (Tomografia a emissione di positroni) che aiuta a rivelare il funzionamento e il metabolismo di organi e tessuti; la TC (Tomografia computerizzata) che fornisce una chiara visualizzazione delle strutture anatomiche. La PET/ CT permette di evidenziare le parti vitali del tumore consentendo al radioterapista di modulare le dosi personalizzandole in base al risultato della PET/C T . Analogamente la PET/ CT permette di rimodulare il piano di trattamento radioterapico in funzione della riduzione della massa tumorale. La PET-CT con Gallio 68 peptidi (es. 68 Ga-DOTATOC) consente la diagnosi di tumori neuroendocrini , con particolare riferimento a quelli del tratto gastroenterico, anche di piccole dimensioni ( 3-4 mm), permettendo, grazie ad una maggior risoluzione diagnostica rispetto alle tecniche tradizionali, di contrastare la malattia con sempre maggiore tempestività. La nuova PET/C T permette inoltre di acquisire immagini PET e C T sincronizzate con i movimenti respiratori del paziente integrandosi nel workflow della radioterapia dei tumori polmonari.
Alla nuova PET -CT si affianca un 'altra PET -CT esistente ed una SPECT-CT, cioè una Tomografia computerizzata ad emissione di fotone singolo per scintigrafia che consente di raccogliere informazioni sul funzionamento di alcuni organi quali il cuore, il polmone o la tiroide oppure il sistema scheletrico. Inoltre, è stato ampliato e potenziato il laboratorio di Radiofarmacia, che ha consentito l’introduzione del Gallio 68 per ottenere nuovi radiofarmaci che si legano a recettori tumorali specifici introducendo applicazioni diagnostiche e terapeutiche radiorecettoriali avanzate.