L'8 marzo 2019, Festa della donna, è stato un giorno di gioia anche per il Policlinico di Modena che ha inaugurato 10.200mq di spazi ristrutturati, dopo quelli già inaugurati il 1° dicembre 2018, circa 9 .000mq, pari al 4 5 % dei cantieri, per un totale di 96%. Rimangono, quindi, da completare 800mq (4%) che saranno pronti a fine maggio 2019. Gli spazi realizzati ospiteranno degenze, ambulatori, studi medici, uffici, spogliatoi e laboratori. Consentiranno di migliorare l’organizzazione assistenziale con la costituzione di nuove aree di degenza omogenee e nuovi moderni spazi ambulatoriali che permettono, tra l’altro, di avviare gradualmente la dismissione del Poliambulatorio.
“Oggi – ha commentato il Direttore Generale, Ivan Trenti - come promesso il 1° dicembre scorso nella prima inaugurazione per il completamento di una parte significativa di lavori, siamo al termine di questa ristrutturazione che ha letteralmente cambiato il volto del Policlinico. Si è trattato di un periodo difficile e complicato perché l’attività assistenziale non si è mai fermata e i disagi per i pazienti, i professionisti e i cittadini sono stati tanti. Ce ne scusiamo con tutti, ma ne valeva la pena! Nei prossimi anni realizzeremo nuovi progetti, ma intanto beneficiamo e rallegriamoci per quanto finalmente completato”.
I nuovi ambienti rispettano le normative antisismiche, sono stati realizzati col massimo comfort e dotati di arredi moderni. Il costo complessivo dei lavori edilizi è di circa 21,9 mln, finanziati dalla Regione Emilia – Romagna (circa 19,0 mln), da fondi nazionali su finanziamenti dell’edilizia sanitaria (€ 2, 2 mln) e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena (1,0 mln, anche per arredi e tecnologie).
Gli interventi hanno consentito di raggiungere il massimo miglioramento sismico previsto dalla normativa per un edificio ristrutturato . Ci si è avvalsi delle tecniche più avanzate di dissipazione dell’energia sismica. Si tratta di vere e proprie molle realizzate all’interno delle pareti, che consentono di assorbire parte dell’onda sismica e dissiparla, a vantaggio della struttura edilizia: infatti, grazie all’azione delle molle, le componenti strutturali dell’edificio subiscono danni leggeri anche in presenza di scosse significative. Accanto ai dissipatori, sono stati utilizzati metodi più tradizionali: le cerchiature in acciaio dei pilastri, le controventature in acciaio che consentono di ammortizzare le forze laterali del sisma e sono stati rinforzati i solai.
Tra i nuovi spazi realizzati, va ricordato quello al V Piano del Corpo G del Policlinico che ospiterà, a breve, il Laboratorio delle Malattie Rare, frutto della collaborazione con l’Ateneo. Il laboratorio, che avrà come referente il prof. Antonello Pietrangelo, Direttore della Medicina Interna, si occuperà di ricerca scientifica, diagnostica e attività clinica assistenziale nel campo delle malattie rare, con particolare riferimento alla diagnostica molecolare e genomica. Questa ristrutturazione è stata possibile grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con 1.000.000 di euro per i lavori edilizi, arredi e tecnologie. Tutto ciò sulla base di un accordo tra Fondazione, UNIMORE e Azienda Ospedaliero-Universitaria che prevede un successivo e ulteriore investimento da parte della Fondazione di 400mila euro, per l’acquisto di attrezzature di laboratorio.
Open Day
L’inaugurazione dei nuovi spazi è una festa per tutta la cittadinanza. Per questo motivo, l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena ha deciso di aprire le porte di alcuni degli spazi completati in modo che tutti possano ammirare il Policlinico, riconsegnato alla città. Sabato 9 marzo quindi, dalle 10 alle 13, i cittadini hanno potuto compiere lo stesso percorso fatto dalle autorità l'8 marzo e visitare il Week Surgery Apparato Locomotore (3° piano), gli studi e ambulatori del 1° piano, il laboratorio assistenza e ricerca Malattie Rare (5° piano), gli uffici di accoglienza, sala relax e Servizi Amministrativi Ospedalieri (piano rialzato).