Modena, 7 aprile 2014.
Inaugurato nella mattinata di oggi il nuovo reparto di cardiologia, del quale fanno parte l’area destinata alla degenza ordinaria e la funzione intensiva. Una cerimonia semplice, ma decisamente
emblematica, che ha offerto l’opportunità di sottolineare i molteplici benefici, sia per la qualità della cura e la sicurezza dei pazienti, sia per il comfort dei pazienti e degli operatori sanitari che derivano dall’apertura del reparto.
Già pienamente attivi da alcuni giorni, i nuovi ambienti - oltre 1660 metri quadrati, dei quali 430 dedicati alla funzione intensiva - si trovano al quarto piano del corpo centrale del Policlinico, in adiacenza alla cosiddetta zona interventiva.
Grazie a questa nuova collocazione il numero complessivo dei letti torna ad essere lo stesso della fase antecedente il sisma, vale a dire ventotto; in particolare venti sono dedicati alla degenza
ordinaria, mentre i restanti otto sono destinati alla funzione intensiva. “Sarebbe però davvero riduttivo limitarci a questo, pur importantissimo dato numerico. La soluzione adottata infatti
introduce dei miglioramenti significativi rispetto alla qualità e alla sicurezza dell’assistenza. Credo sia anche doveroso ringraziare tutto il personale che per mesi ha lavorato in condizioni non ottimali, senza mai far venir meno il servizio e ricostruendo un positivo clima di collaborazione e fiducia che ha riportato l’attività a livelli ottimali. Obiettivo per il 2014 è quello di lavorare al meglio in un’ottica d’integrazione all’interno del dipartimento interaziendale di patologie dell’apparato cardiovascolare.” ha evidenziato nel suo intervento il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, Licia Petropulacos.
Gli spazi inaugurati oggi, prima di essere destinati ad ospitare il nuovo reparto di cardiologia, sono stati oggetto di una serie di interventi, migliorativi e mirati, che hanno riguardato sia la sistemazione dei locali, sia le attrezzature. Tutta l’area è stata interessata da interventi di completamento del miglioramento antisismico e da una revisione degli impianti elettrici finalizzata a garantire una separazione fra area ordinaria ed area intensiva dei sistemi di monitoraggio e chiamata. L’intervento ha previsto anche la revisione completa della rete per la telemetria.
Per l’area intensiva si è reso necessario il completamento dell’impiantistica dei locali, dotando ciascuno degli 8 posti letto di carrelli, completi di trasformatore di isolamento e gruppo di
continuità, sui quali sono installati in modo fisso i monitor multiparametrici completi di monitoraggio emodinamico invasivo e monitoraggio emodinamico non invasivo composto da elettrocardiogramma diagnostico a 12 derivazioni, saturimetria, pressione. In ogni stanza sono stati realizzati cablaggi ed impianti idonei alla funzione intensiva con posizionamento, fra l’altro, di
telecamere per la osservazione dei pazienti e prese per la emodialisi.
In virtù di un rigoroso intervento particolarmente attento al recupero delle componenti tecnologiche già presenti prima del sisma, e trasferibili alla nuova sede,è stato possibile effettuare l’intero intervento a costi contenuti soprattutto se rapportati alla qualità delle soluzioni oggi presenti nel nuovo reparto di cardiologia. La spesa complessiva ammonta a 125.000 euro, finanziati prevalentemente con fondi aziendali, fatti salvi gli 11.000 euro della telemetria provenienti da fondi regionali.
Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, Carlo Lusenti,Assessore Politiche per la salute Regione Emilia-Romagna, Emilio Sabattini, Presidente Provincia di Modena, Giorgio
Pighi,Sindaco Comune di Modena, Licia Petropulacos, Direttore Generale Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena, Paolo Frigio Nichelli, Presidente Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Gioachino Coppi,direttore del Dipartimento interaziendale integrato per la cura delle malattie cardiache e vascolari delle due aziende sanitarie modenesi. Il sindaco di Modena Giorgio Pighi, durante il suo intervento, ha affermato che “la scelta qualificante dell’intervento realizzato al Policlinico dopo il sisma è stata quella di una vera e propria riqualificazione della struttura, dal punto di vista tecnologico, strumentale e ambientale, creando un reparto in cui l’efficienza e la sicurezza, per la salute, si coniugano con un deciso aumento del comfort per pazienti e operatori”. Non solo un “semplice ripristino delle condizioni pre-sisma, quindi, ma una scelta di rilancio e miglioramento – ha aggiunto il sindaco – che rappresenta il valore aggiunto della qualità dei servizi modenesi, facendo la differenza tra normalità ed eccellenza”.
Grazie all’intervento del professor Gioachino Coppi, è stato possibile tracciare anche un brevebilancio dell’attività svolta nel 2013 dai professionisti del Policlinico. I numeri, a partire dai pazienti trattati, dai 1157 del 2012, si è arrivati ai 1300 del 2013, confermano la piena ripresa dell’attività di assistenza durante l’ultimo anno da poco conclusosi, questo nonostante le condizioni operative molto difficili. Le coronografie, in particolare sono state 930, vale a dire il 14% in più rispetto al 2012. Sempre nell’ambito dell’attività del laboratorio di emodinamica, evidente, è anche l’incremento delle angioplastiche coronariche che sono passate dalle 433 del 2012 alle 544 del 2013, con un incremento del 21%. Stessa tendenza infine per le angioplastiche primarie che hanno registrato un aumento del 16% rispetto all’anno passato.