Gli esperti della chirurgia urologica robotica si incontreranno all’Ospedale Civile di Baggiovara, lunedì 19 novembre 2018 nel corso di un prestigioso Meeting fra la Struttura Complessa di Urologia dell’AOU di Modena e il Global Robotic Institute di Orlando, University of Central Florida. In questa occasione terrà una lezione il Prof. Vipul Patel, il più importante esperto mondiale di prostatectomia radicale robotica, operatore di oltre 12.000 interventi. Appuntamento alle ore 14,30. I presidenti del Congresso, sono il prof. Bernardo Rocco – Professore Ordinario di UNIMORE e nuovo Direttore Struttura Complessa di Urologica dell’AOU di Modena - e il prof. Giampaolo Bianchi - precedente Direttore della stessa Struttura. Il meeting sarà l’occasione per lanciare la costituzione di un network clinico, didattico e di ricerca tra i maggiori centri a livello internazionale nella cura del tumore della prostata.
Al meeting parteciperanno anche il prof. Pietro Torricelli, Direttore del Dipartimento di Diagnostica per Immagini, il prof. Antonino Maiorana, Direttore dell’Anatomia Patologica, il dottor Frank Lohr, Direttore della Radioterapia, il dottor Napoleone Prandini, Direttore della Medicina Nucleare e il dottor Roberto Sabbatini dell’Oncologia, diretta dal prof. Stefano Cascinu, che insieme daranno la misura dell’importanza di un approccio multidisciplinare a questa patologia.
Il prof. Patel illustrerà la sua esperienza chirurgica con il Robot Da Vinci, riportando sia i dettagli di tecnica che i risultati - oncologici e funzionali (continenza urinaria e potenza sessuale) – della prostatectomia radicale, uno degli interventi più frequenti data la crescente incidenza del tumore della prostata. Unimore ha già collaborato con la University of Central Florida per lo sviluppo di un nomogramma predittivo di aggressività del tumore alla prostata, PRECE (PRedicting ExtraCapsula Extension of Prostate cancer).
“Questo modello – spiega il prof. Bernardo Rocco, docente di Urologia di UNIMORE -, disponibile on-line e di facile applicazione, si è dimostrato altamente affidabile nel predire se il tumore è o meno confinato alla ghiandola prostatica; se il nomogramma prevede la presenza ditumore intracapsulare, il chirurgo procederà all’esecuzione di un intervento nerve sparing, cioè con risparmio dei nervi deputati all’erezione; in caso di neoplasia localmente avanzata, si renderà necessario una più ampia escissione chirurgica al fine di garantire la sicurezza oncologica”.Il PRECE rappresenta il primo passo di una collaborazione che andrà consolidandosi in futuro, coinvolgendo anche le altre specializzazioni interessate dalla gestione dei pazienti con tumore alla prostata: radiologi, anestesisti, patologi, oncologi, radioterapisti, e medici di medicina nucleare illustreranno le innovazioni - e quindi le prospettive future di collaborazione - in tema di carcinoma prostatico.
Il prof. Rocco, nei giorni scorsi, ha partecipato ad uno dei più importanti corsi internazionali di chirurgia robotica che si è tenuto proprio a Orlando ed è stato coordinato dal prof. Vipul Patel. L’argomento principale, trattato durante il convegno è stato il tumore della prostata e il suo trattamento robotico che vede nel centro di Modena, sviluppato in questi anni dal prof Giampaolo bianchi, uno dei punti di riferimento a livello nazionale e internazionale, grazie anche a un qualificato team di gestione del tumore della prostata che vede coinvolti anestesisti, radiologi, gli anatomo patologi, i radioterapisti e i medici di medicina nucleare. Per questo motivo, il prof Vipul Patel, ha scelto Modena come centro italiano per costruire un network collaborativo di eccellenza internazionale che vedrà presto inclusi nuovi centri. Oltre al centro americano di Patel e quello italiano di Modena, saranno parte di questo network centri australiani, indiani, brasiliani.
“Il tumore della prostata – conclude il prof. Rocco - è una patologia molto diffusa che per essere trattata in modo adeguato richiede un accurato lavoro di squadra, tecnologia all’avanguardia e programmi di studi clinici sui farmaci che stanno dimostrando una grande efficacia nelle malattie avanzate. La sempre maggiore diffusione di tecniche di imaging come la RMN multiparametrica e la PET sono fondamentali nella fase diagnostica e nella stadiazione, la chirurgia robotica è il gold standard nel trattamento del tumore prostatico insieme alla radioterapia che risulta sempre più sofisticata”
Una bella notizia per l’urologia modenese che punta a porsi ai vertici nazionali nella gestione della neoplasia prostatica e che arriva proprio in novembre, mese della prevenzione del tumore prostatico.