Si terrà giovedì 8 marzo, la Giornata Mondiale del Rene, patrocinata dalla Società Italiana di Nefrologia per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione delle malattie renali. Dalle ore 9 alle 20 presso la galleria del centro commerciale “Grand’Emilia”, i nefrologi e gli infermieri dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena saranno a disposizione di tutti i cittadini per fornire informazioni sia sulle malattie renali sia sulla donazione degli organi. Inoltre, per ricordare l’importanza della prevenzione, sarà anche possibile effettuare gratuitamente uno screening personalizzato che prevede anamnesi, esame delle urine e misurazione della pressione arteriosa, per valutare il rischio di contrarre una malattia renale.
L’iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione con la Fondazione Italiana del Rene e della direzione del centro commerciale “Grand’Emilia” che ha messo a disposizione lo spazio e il supporto logistico. “La malattia renale cronica – spiega il prof. Gianni Cappelli, Direttore della Struttura Complessa di Nefrologia e Dialisi dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena – colpisce circa il 10% della popolazione mondiale e quindi costituisce una piaga di grande portata, tanto più che molte malattie renali hanno carattere progressivo e quindi con il passare degli anni conducono all’insufficienza renale terminale con necessità di ricorrere alla dialisi o al trapianto di rene”. Il test previsto l’8 marzo è una semplice anamnesi, un controllo della pressione e un esame delle urine: pochi gesti che possono già costituire un utile screening.
In Provincia ogni anno si effettuano più di 3000 ricoveri per Malattia renale Cronica e per i pazienti che hanno perso la funzione renale il Policlinico effettua più di 50mila dialisi, segue 350 pazienti in emodialisi e 70 in dialisi peritoneale oltre ai 190 trapiantati di rene della Provincia. Nello scorso anno il reparto diretto dal professor Cappelli ha effettuato 750 ricoveri in Degenza Ordinaria, 100 in Day Hospital e 25 Trapianti di rene.
“Di anno in anno - aggiunge il dottor Marco Ballestri, nefrologo del Policlinico- si registra una partecipazione crescente all’iniziativa e le donne sono la maggioranza a dimostrazione di una maggiore attenzione per questi temi. Negli anni passati lo screening ha consentito di identificare anomalie urinarie che meritavano un’indagine suppletiva in percentuale variabile dal 10 al 20%. Nella maggior parte dei casi, i controlli successivi hanno mostrano la presenza di patologie lievi, ma è importante poter scoprire e/o escludere quelle più serie. Da sottolineare è che tra i cittadini che si sono presentati ai nostri punti informativi, circa il 60% dichiarava di essere iperteso ma di questi, solo la metà controllava regolarmente la pressione.”
Il personale sanitario del Policlinico, in occasione della giornata, distribuirà un volantino informativo che spiega come si raccoglie correttamente un campione di urine ed essendo la Giornata del Rene 2018 centrata sul tema della prevenzione nefrologica femminile distribuiranno materiale informativo su alcune malattie renali prevalenti nel sesso femminile. Le infezioni urinarie (tra cui la pielonefrite acuta) interessano, nel corso della vita, una donna su due mentre nell’ambito delle malattie autoimmuni la nefropatia lupica, causata da una alterazione delle difese immunitarie che aggrediscono le cellule di vari organi tra cui il rene, è anch’essa prevalente nelle donne. La fertilità può essere poi compromessa in corso di malattia renale cronica e quest’ultima rappresenta comunque un fattore di rischio in gravidanza potendo favorire l’insorgenza di complicanze sia per la madre che per il bambino. Tutte queste problematiche sono prevenibili o adeguatamente trattabili se vi è una diagnosi precoce effettuabile con pochi e semplici esami di laboratorio