Modena e la Maratona di New York, un rapporto forte che da anni lega gli atleti e gli appassionati della nostra Provincia alla manifestazione della Grande Mela. Anche per l’edizione del 5 novembre 2017, nonostante la paura degli attentati che non ha scoraggiato la delegazione della nostra Provincia. Tra i modenesi, il più veloce Lorenzo Villa, che è riuscito a chiudere la prova con il ragguardevole tempo di 2 ore 42 minuti e 5 secondi.
Tra i runners modenesi cera anche una significativa delegazione di dipendenti dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria.
La Medicina Interna e Area Critica del Policlinico era rappresentata dall'Infermiere Carlo Pulcini e dall'OSS Fabio Contrino. Hanno corso insieme, in 3 ore e 31', piazzandosi 137esimi su 5.000 italiani.
"Tutto ebbe inizio - hanno raccontato Fabio e Carlo - in una giornata calda d’estate quando per gioco durante una corsa in spiaggia è nata l’idea di tagliare il traguardo alla maratona più gettonata al mondo quella di New York. .E cosi dopo mesi di allenamento e arrivato il fatidico giorno. Quella che sembrava una giornata fredda e grigia si e rilevata poi come un’esplosione piena di colori e di calore. Durante il tragitto venivamo sostenuti e incoraggiati dall’entusiasmo delle persone che si erano riversate in strada per assistere a questo evento. Un mix di culture stringevano tra le mani la bandiera di appartenenza . Per noi era un motivo di orgoglio quando urlavano il nostro nome e il nostro paese. Ad un certo punto il peso degli ultimi kilometri si è fatto sentire ma noi non abbiamo mai perso l’obiettivo sostenendoci a vicenda arrivando a tagliare il traguardo al Central Park. La medaglia è stata la coronazione del grande sogno. I LOVE NY ".
Roberta Depenni, medico del DH Oncologico del Policlinico è stata entusiasta dell'avventura. "Una esperienza bellissima che mi permette di richiamare l'importanza dello sport nella prevenzione dei tumori. Un recente articolo pubblicato su Br J Sports Med Published ha ribadito come l’attività fisica riduca la mortalità complessiva per tumore, e in particolare l’incidenza di tumore della mammella e tumore del colon. Lo stile di vita è fondamentale nella lotta ai tumori e quando si riesce a unire lo sport a un'esperienza meravigliosa come questa maratona si ottiene il massimo della soddisfazione."
Tra loro, anche Filippo Franchini, responsabile del Controllo di Gestione che ha raccontato l’esperienza in un articolo pubblicato sulla Gazzetta di Modena del 6 novembre. Filippo ha corso insieme alla moglie Francesca in 4h28’08.
“Quello di New York è un percorso duro, in un continuo saliscendi, lungo 26,2 miglia, cioè 42 chilometri e 185 metri. Ho sempre sognato di partecipare a questa gara. New York è unica, su questo nessuno può avere dubbi. Non è solo una maratona, è un’esperienza che va assaporata”.