È partita da Modena un’interessante iniziativa umanitaria in supporto dei pazienti stomizzati dei paesi dell’America Latina. La Struttura Complessa di Chirurgia Generale, d’Urgenza e Nuove Tecnologie dell’Ospedale Civile di Baggiovara, infatti, ha aderito a “Lions For StomaCare – LFSC “, l’iniziativa del Lions Modena Wiligelmo di Modena, nata nel 1999 per iniziativa del dottor Carlo Pezcoller, già chirurgo del Policlinico, oggi all’Hesperia Hospital. Il sogno si è materializzato, grazie alla collaborazione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena con il Lions Modena Wiligelmo e del comitato LFSC che raggruppa i rappresentati dei Lions Club: Modena Host, Mirandola, Modena Estense, Finale Emilia, Castelfranco Emilia Nonantola, Pavullo e del Frignano, Modena Romanica, Carpi Host, Carpi Alberto Pio e Montese. Questo corso, ha visto la partecipazione di ben 18 medici provenienti da: Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Cuba, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Messico, Paraguay, Venezuela.
Abbiamo posto alcune domande alla dottoressa Micaela Piccoli, Direttore della Chirurgia Generale, d’Urgenza e Nuove Tecnologie dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena
Dottoressa Piccoli, cos’è la stomia?
Il termine stomia deriva dal greco e significa bocca. Identifica il risultato di un intervento chirurgico con il quale si crea un'apertura sulla parete addominale per poter mettere in comunicazione l’apparato intestinale o urinario con l'esterno. Una stomia può essere temporanea o permanente. La stomia è priva di uno sfintere, cioè del muscolo ad anello che ne permette la chiusura, e quindi le feci o le urine non possono essere trattenute e fuoriescono all’interno di un’apposita sacca. Il confezionamento di una stomia rappresenta, in molti casi, l’unico modo per sopravvivere ad una malattia o ad un incidente, ma la sua corretta confezione e gestione, oggi, consentono una vita relazionale del tutto normale.
Da cosa nasce l’idea della scuola?
Nei paesi in via di sviluppo, la stomia costituisce ancora un grave problema sociale. I pazienti stomizzati, non solo adulti ma anche bambini, spesso non sono accettati dalla famiglia come pure dai compagni di giochi e dalla società, nella completa indifferenza della componente sanitaria e sociale. Perfino i chirurghi, che sono quelli che confezionano le stomie, alla fine di interventi chirurgici altamente demolitivi come amputazione di arti o dell’ano/vescica, considerano concluso il loro compito alla guarigione chirurgica della ferita, senza porsi il problema della qualità di vita successiva del proprio stomizzato. Il nostro scopo è aiutare i colleghi dell’America Latina a sviluppare l’attenzione per queste problematiche sociali di qualità della vita. Una stomia non correttamente confezionata e gestita, infatti, diventa un vero handicap!
Quali sono gli obiettivi del progetto?
Il progetto LFSC ha organizzato, fino ad ora brevi corsi formativi per medici, infermieri e stomizzati. Dal 1999 a tutt’oggi, con le poche risorse disponibili, sono stati realizzati corsi in 23 paesi dell’Asia, Est Europa, Africa, Centro e Sud America, ed in particolare: Argentina, Bangladesh, Bolivia, Cina, El Salvador, Filippine, Guatemala, India, Indonesia, Iran, Kenya, Laos, Mongolia, Myanmar, Nigeria, Nepal, Pakistan, Paraguay, Romania, Sri Lanka, Tanzania, Uganda, Vietnam. Oggi è partito un progetto più strutturato, una vera e propria Scuola rivolta a quelli che saranno i successivi formatori nei paesi di origine, iniziando dall’America Latina. Un concetto diverso di formazione che evita il rischio della colonizzazione sanitaria, con medici che eseguono procedure in questi paesi che poi nessuno potrà eseguire autonomamente. Noi cerchiamo di formare medici che a loro volta formeranno altri, in modo tale da diffondere cultura e professionalità, indipendentemente dalla nostra presenza in loco.
Dove si terrà il corso? Chi saranno i docenti?
La Scuola si è svolta a Modena, presso la Chirurgia Generale, d’Urgenza e Nuove Tecnologie dell’Ospedale Civile di Baggiovara dall’11 al 15 Settembre 2017. La scelta è stata motivata dall’ampia casistica che la nostra struttura può assicurare per queste patologie, con oltre 300 interventi all’anno di chirurgia colo-rettale in elezione o urgenza, durante i quali applichiamo tutte le tecniche più innovative laparoscopiche e robotiche e dedicando ambulatori specifici ai pazienti stomizzati. Il Corso intensivo ha visto, l’alternarsi di docenti dell’Azienda Ospedaliera (chirurghi generali, endoscopisti, urologi, infermieri specializzati nella gestione delle stomie) e di altri docenti di fama nazionale ed internazionale, fornendo le basi anatomiche, fisiopatologiche, tecniche e gestionali per una corretta esecuzione della stomia. Sono state organizzate lezioni frontali, interventi chirurgici in diretta e la partecipazione alle attività ambulatoriali. L’obiettivo del corso è FORMARE I FORMATORI e la scuola ha rilasciato un diploma che avrà validità in tutti i Paesi dell’America Latina
Chi sono i partecipanti?
I medici partecipanti sono stati selezionati dall’ASOCIACIÓN LATINOAMERICANA DE COLOPROCTOLOGIA. I partecipanti si sono impegnati, dopo il corso di formazione a Modena, a formare nei loro Paesi altri medici ed infermieri in grado di assistere e riabilitare gli stomizzati. Si realizzerà quindi un effetto domino formativo che permetterà di migliorare la qualità di vita degli stomizzati di quei paesi.
Quale riscontro dopo questo corso?
L’iniziativa è stata un successo. Tutti i partecipanti hanno manifestato interesse vivo e competente. L’ambiente che si è creato è stato quasi familiare. L’apprendere la diversità di gestione delle stomie nei diversi paesi, ha aiutato anche noi a comprendere la complessità di trasporre ciò che da noi è dato quasi per scontato e a volte insufficiente in una realtà completamente differente. In Italia, gli stomizzati hanno la possibilità di usufruire di circa 30-90 sacche al mese a seconda della tipologia della stomia. In India 3 al mese, in Paraguay 10 etc. Capite bene come proprio in queste realtà differenti insegnare la corretta confezione e gestione della stomia sia addirittura molto più importante. La Scuola non finisce qui. Verrà attuato un sistema di controllo e di aiuto ai discenti che si sono impegnati a realizzare i loro Corsi in loco.