La nuova organizzazione che comincia il 2 ottobre costituisce la prima fase del più complessivo progetto di riorganizzazione dell’Area Medica, previsto dalle linee guida sull’integrazione tra Policlinico e Baggiovara dell’ottobre 2016 che partono dalla consapevolezza che il contesto assistenziale, negli ultimi anni, è profondamente cambiato.
Queste variazioni - legate all’aumento dei pazienti fragili, degli anziani e ai flussi migratori – rendono necessaria la revisione dell’attuale modello organizzativo per favorire, grazie a sinergie multidisciplinari, la continuità della presa in carico, dall’accesso alle dimissioni, in accordo con la rete degli ospedali e delle strutture del territorio. E' in questo contesto che nasce la proposta di una riorganizzazione che possa fornire una risposta assistenziale modulata in base all’evolvere delle problematiche del paziente.
La prima fase di questo progetto si è concentrata sull’area Pronto Soccorso – OBI – Medicina d’Urgenza che costituisce uno dei principali punti di accesso all’ospedale. Qui vi è la necessità di una rapida stabilizzazione del paziente e l’inquadramento delle sue problematiche per decidere il più corretto percorso diagnostico e terapeutico e in particolare per i pazienti cronici che più volte accedono all'ospedale e hanno la necessità di essere seguiti dall’equipe che li ha visti nei precedenti ricoveri.
Abbiamo deciso di intervenire subito sull’area di emergenza dell’Ospedale Civile di Baggiovara che, con la sua vocazione di emergenza e di riferimento per i grandi traumi presenta le caratteristiche ideali per sperimentare un modello innovativo. Il progetto prevede l’attivazione di una nuova struttura di Medicina d’Urgenza che comprende un settore di Admission e Discharge Room. In quest'ultimo vengono ospitati i pazienti che, terminato il percorso di emergenza al PS, sono in attesa di essere inviati al reparto più appropriato per il loro problema assistenziale (admission) oppure quelli che, già dimessi da un reparto di degenza, sono in attesa di essere trasferiti a domicilio o in altre strutture del territorio (discharge).
Secondo pilastro del progetto è l’apertura di una nuova struttura di Medicina Interna e Area Critica che comprende due livelli di intensità assistenziale (alta e media) con lo scopo di creare un passaggio graduale tra le diverse fasi critiche - dalla Terapia Intensiva, all’area ad alta intensità – sino all’eventuale ricovero in degenza ordinaria. Questa osmosi graduale consente al paziente di essere sempre assistito dall’equipe più adatta a risolvere le sue problematiche, ottimizzando l’utilizzo degli spazi e dei posti letto.
Si tratta di un progetto sfidante che vuole migliorare la risposta assistenziale, grazie a un notevole sforzo organizzativo che, per il suo successo, si basa sulla collaborazione dei direttori delle strutture interessate e di tutto il personale medico e infermieristico.
Luca Sircana
Direttore Sanitario