La perdita della voce è un evento traumatico capace, da solo, di rompere gli equilibri all’interno del paziente e dei suoi famigliari; questa situazione genera sensazioni di sconforto, di vuoto, di paura e la conseguente la reazione di chiusura. Partendo da questa consapevolezza, l’Associazione La Nostra Voce e la Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria del Policlinico, diretta dal prof. Livio Presutti, hanno avviato nel 2012 l’ambulatorio per il counselling per i pazienti laringectomizzati prima e dopo l’intervento.
“Un paziente laringectomizzato – spiega Claudio Dugoni Presidente de La Nostra Voce – subisce un intervento altamente demolitivo ed è costretto, per respirare, a sopportare la presenza di una cannula di materiale rigido che mantiene aperto quel foro innaturale attraverso il quale passa l’aria che gli consente di vivere. Anche quando l’operazione chirurgica e le cure mediche risolvono la malattia, resta questa ferita. Accettare la propria nuova condizione è per molti pazienti molto difficile. Per questo, per noi volontari ex pazienti, è importante essere da subito accanto al paziente e ai suoi famigliari per testimoniare la possibilità della ripresa piena della di vita”.
La presenza dei volontari è efficace quando si inserisce in un progetto condiviso con il personale medico e infermieristico che segnala all’Associazione i pazienti ai volontari e segue poi tutto il percorso. Dall’istituzione dell’ambulatorio cono stati seguiti circa 90 pazienti e svolgendo più di 2.160 ore di servizio di volontariato. “Si tratta di un impegno importante per i nostri pazienti – conferma il dottor Angelo Ghidini, otorinolaringoiatra e responsabile del PUNTO Testa-Collo del Policlinico – che continua a seguire i pazienti anche a domicilio, dopo le dimissioni con importanti risultati sulla qualità di vita dei pazienti curati a Modena, dimostrata anche dalle numerose richieste di aiuto provenienti da pazienti di altre regioni quali Piemonte, Friuli, Toscana, Umbria e Puglia dove questo servizio non altrettanto strutturato”. Il percorso è rafforzato dalla presenza, in Provincia di Modena, di sette scuole di rieducazione alla fonesi gestite da volontari buon parlanti, dislocate in ogni distretto sanitario per dare risposte ai bisogni di tutti i pazienti anche quelli geograficamente lontani dal capoluogo: Modena, Carpi, Pavullo, Vignola e Sassuolo, Castelfranco e Mirandola. “A questo impegno si aggiunge quello di tutti, volontari e sanitari, nel promuovere la prevenzione dei tumori alla laringe, causati soprattutto da alcool e fumo, grazie a un promettente lavoro che medici e volontari svolgono da anni con le scuole.” Conclude Ghidini.