“Donare vuol dire essere”: questo lo slogan della campagna regionale 2017 sulla donazione degli organi che si rivolge alle persone che sentono dentro di loro una predisposizione al dono che, come racconta un recente sondaggio, sono la maggior parte degli emiliano-romagnoli.
“Se ci credo, perché non ho ancora espresso la mia volontà di donare?” Questa è la riflessione alla quale invita la campagna.
Una campagna, dunque, che premia la persona nella propria identità e consapevolezza. Obiettivo è coinvolgere emotivamente per spingere ad agire.
Per questo “Organi, tessuti e cellule DONARE VUOL DIRE ESSERE” si completa nell’invito esplicito a compiere un gesto: “SCEGLI LA VITA, DIVENTA DONATORE - Scopri come su www.unasceltaconsapevole.it”.
I dati del 2016 in Emilia-Romagna hanno visto un aumento del 20% dei donatori e del 24,2% i trapianti con un conseguente calo delle persone in lista d’attesa da 1.272 a 1.084 (-14,8%), la metà delle quali provenienti da altre regioni. Sono poi oltre 276 mila i cittadini (276.260) che hanno registrato la propria volontà sulla donazione degli organi e dei tessuti; di questi, 266.880, vale a dire il 96,6%, lo ha fatto per dire “Sì”: numeri che collocano la nostra regione al primo posto in Italia, assieme alla Valle d’Aosta, per numero di consensi rispetto alla popolazione, e al secondo posto per numero di dichiarazioni rilasciate, sempre in rapporto agli abitanti.
In Emilia-Romagna si svolgono le attività di trapianto d’organo per rene, rene-pancreas, cuore, fegato, polmone, intestino e multiviscerale. I trapianti d’organo vengono effettuati presso le Aziende ospedaliero-Universitarie di Parma, Modena e Bologna, a cui si uniscono, per quel che riguarda il midollo osseo, anche l’Azienda Usl di Piacenza e ospedaliera di Reggio Emilia e per il trapianto di cute l’Ospedale Bufalini di Cesena. Storicamente il primo trapianto di rene da cadavere è stato eseguito a Bologna il 24 ottobre 1967, il primo trapianto di rene da vivente, sempre a Bologna, il 26 gennaio 1971; il primo trapianto di fegato a Bologna il 9 aprile 1986; il primo di cuore a Bologna il 23 settembre 1991; il 30 dicembre 2000 il primo trapianto di intestino a Modena e il 16 febbraio 2001 il primo trapianto multiviscerale a Modena; il 10 settembre 2001 il primo trapianto di polmone, a Bologna
Nel 1991, quando Giuliana Pecorari morì a soli 20 anni,la sua famiglia decise di donare i suoi gli organi. Questo gesto aprì la porta della generosità a tanti altri contribuendo a diffondere, grazie al lavoro di AIDO e delle altre associazioni, la cultura della generosità.
A Giuliana era intitolato un premio, destinato alla testimonianza dell’importanza della donazione nelle scuole. Da questa prima esperienza, quindici anni fa, è nato il Premio Donazione e Solidarietà, istituito nel 2003 come progetto di sensibilizzazione sul tema della donazione degli organi e organizzato dall'ufficio Città sane del Comune di Modena in collaborazione con Ausl di Modena, Azienda AOU le associazioni di volontariato Admo, Aido, Aned, Antf, Aseop, Avis e Avpa con la sponsorizzazione attiva di E. Leclerc-Conad e il sostegno del Centro riferimento trapianti Emilia-Romagna.
Quest'anno il percorso ha coinvolto 62 seconde classi di 9 scuole medie di Modena: San Carlo, Paoli, Ferraris, Lanfranco, Guidotti, Carducci, Marconi, Sola e Cavour, dove medici e rappresentanti delle associazioni hanno raccontato loro l’importanza della donazione. I ragazzi hanno prodotto elaborati sul tema donazione che sono stati esposti al Centro Commerciale La Rotonda dal 22 al 27 maggio. La premiazione si è svolta il 25 maggio alle 17.00 nella piazza centrale del Centro Commerciale La Rotonda in Strada Morane, 500.
Nel corso della premiazione è stato ricordato Giulio Vaccari, una delle anime del premio, recentemente scomparso. Presidente del CCM del Policlinico dal 2011, nel 2015 Giulio aveva fondato Vita che Rinasce, l'Associazione di trapiantati che ha lo scopo di sostenere i trapiantati di fegato e rene e le loro famiglie prima e dopo il trapianto. "Giulio Vaccari - ha commentato il Direttore generale Ivan Trenti -in questi anni ha svolto un ruolo fondamentale nel sostenere e consolidare le relazioni tra la nostra Azienda e il mondo del volontariato".
Nel 2016 l’Ospedale Civile di Baggiovara ha individuato 31 potenziali donatori multiorgano (secondo in Regione soltanto all'ospedale di Parma che ne ha avuti 34). In solo 6 casi (20%) non è stata data l’autorizzazione alla donazione. Dei donatori individuati, 19 hanno poi cominciato l’iter e hannoeffettivamente donato. Le cornee prelevate sono state 85.
Al Policlinico di Modena sono state prelevate 48 cornee, con un trend in netto miglioramento nel 2017, che nei primi cinque mesi ha già registrato 49 donazioni. Il Policlinico è anche sede di due importanti centri trapianti e nel 2016 sono stati 33 in trapianti di fegato (16 nei primi sei cinque mesi del 2017) e 31 quelli di rene(7 nei primi cinque mesi del 2017).
Un risultato certo importante che, però, non deve però far abbassare la guardia perché, come affermò proprio Giulio Vaccari in una intervista che rilasciò alcuni anni fa: "la donazione è la benzina della macchina dei trapianti e il combustibile della speranza".