“Genitori si può, anche con la Sclerosi Multipla” è una mostra fotografica che sarà esposta dal 6 al 14 giugno presso il Day Hospital internistico (Piano 1 Corpo 11) dell’Ospedale Civile di Baggiovara che ospita anche il Centro Malattie Demielinizzanti.
Il progetto, nato da un’idea del Centro per la Sclerosi Multipla della Seconda Università di Napoli, si fonda sulle domande più frequenti dei pazienti: “Potrò avere figli?”; “La gravidanza sarà difficile?”; “Il parto sarà complicato?”; “Mio figlio nascerà sano? Sarò in grado di crescerlo ed educarlo come hanno fatto i miei genitori con me?”;
Le risposte a queste domande sono all’interno della mostra che propone la storia di 5 coppie che hanno affrontato e vinto la loro paura e che sono da poco diventate genitori. Una mostra fotografica itinerante che ha attraversato tutta la penisola - visitando le città di Roma, Palermo, Napoli, Torino, Cagliari, Milano, Monza e Bari – prima di approdare a Modena.
Un messaggio di speranza per i pazienti affetti da questa patologia che è la più comune causa non traumatica di disabilità neurologica nel giovane adulto.
Come la maggior parte delle patologie ad eziologia autoimmunitaria, la SM “è donna” e colpisce molto più frequentemente il sesso femminile, con un picco di incidenza tra i 20 e i 40 anni, quando è più forte il potenziale riproduttivo. In Italia sono oltre 43 mila le donne che ne sono affette.
Paolo Frigio Nichelli, Direttore della Struttura Complessa di Neurologia dell’Ospedale Civile di Baggiovara “Le domande che sono state alla base del progetto voluto dal collega prof. Luigi Lavorgna della Clinica Neurologica AOU – Seconda Università di Napoli sono le stesse che spesso i nostri pazienti rivolgono a noi. Di conseguenza ci è sembrato naturale accogliere la proposta di ospitare per una settimana la mostra a Modena, come strumento per comunicare un messaggio di speranza non solo ai pazienti ma anche a tutti coloro che per diversi motivi si trovano a incrociare il loro cammino con la Sclerosi multipla.”
Patrizia Sola , neurologo responsabile del Centro Malattie Demielinizzanti
“Fino agli anni ’50-’60le pazienti venivano scoraggiate dall’intraprendere una gravidanza, sia a causa della potenziale disabilità sia perché la gravidanza era considerata fattore aggravante il decorso di malattia. Tuttavia, studi più recenti, hanno dimostrato che la gravidanza non ha effetti sulla disabilità a lungo termine e che non ci sono motivi per cui il medico debba, a priori, scoraggiarla”.
Da tempo i Neurologi che lavorano presso il Centro di Modena hanno posto particolare attenzione al problema della donna e della genitorialità più in generale.
La dr.ssa Diana Ferraro ha coordinato uno studio multicentrico sul tema della gravidanza, che ha visto il coinvolgimento di otto centri della Regione Emilia Romagna e l’arruolamento di 302 pazienti con Sclerosi Multipla e 500 controlli, in corso di pubblicazione sulla rivista “Neurological Sciences”. Da questo studio è emersa una maggiore proporzione di donne senza figli tra le pazienti con SM (22%) rispetto ai controlli (13%) (p=0.001) ed è risultata maggiore la proporzione di malate che ha fatto ricorso al parto cesareo rispetto ai controlli (26% versus 21%). Sono comunque numerose le motivazioni che potrebbero portare le persone con SM ad avere meno figli, tra cui la paura di una disabilità futura, la paura di trasmettere la malattia ai figli, il procrastinamento della gravidanza per la necessità di effettuare trattamenti, l’effetto sulla fertilità di alcuni farmaci utilizzati nella SM.
La dr.ssa Francesca Vitetta, invece, si è dedicata al “Progetto Donna”, finalizzato al poter accompagnare la donna con SM nella programmazione del proprio percorso assistenziale, senza rinunciare alla gravidanza, all’allattamento e all’utilizzo di terapie ormonali. Tale progetto è in corso di completamento e nasce dalla collaborazione e formazione reciproca tra i Neurologi del Centro, Ginecologi del Policlinico di Modena e di tutti gli Ospedali del territorio, Psicologi, Ostetriche.