Nuovi farmaci in indicazione hanno migliorato significativamente l'efficacia del trattamento di alcune malattie ematologiche neoplastiche e non neoplastiche.
L'utilizzo di alcuni di questi farmaci ad alto costo, con un meccanismo d'azione innovativo, e mirato ad un bersaglio biologico preciso richiede che il clinico possieda competenze molteplici:
1) nella diagnosi di laboratorio di alterazioni molecolari ed immunologiche specifiche;
2) nella diagnosi precoce e nel monitoraggio clinico-laboratoristico del potenziale rischio delle tossicità legate al trattamento;
3) nella valutazione della qualità scientifica e trasferibilità delle evidenze degli studi clinici, seconda il sistema GRADE e nella applicazione di algoritmi terapeutici, basati anche sulla valutazione multidimensionale, con speciale riferimento ai pazianti anziani ed a quelli affetti da comorbidità.
La terapia attiva dei pazienti con neoplasie ematologiche richiede una integrazione precoce con l' offerta concomitante di una terapia di supporto, capace di riconoscere e curare i sintomi fisici e piscologici, quali il dolore cronico ed il dolore episodico intenso, dalla diagnosi, per tutto il percorso di cura fino alla guarigione o alla sospensione delle cure attive ed al fine vita. L'offerta di una medicina di precisione integrata ad una medicina di supporto/ palliativa richiede competenze specifiche nella comunicazione medico-paziente della diagnosi, della prognosi e di un programma di cura volta alla guarigione o alla cura dei sintomi.
Nel pomeriggio del 18 e nella mattina del 19 maggio, l'incontro in oggetto offrirà l'opportunità di un aggiornamento e di un confronto sulle novità:
1) in tema di terapia delle neoplasie ematologiche, delle emofilie e delle complicanze infettive;
2) in tema di trapianto di midollo osseo/staminali periferiche;
3) in tema di progetti di ricerca basati sulla valutazione della efficacia clinica e della qualità della vita e sulla implementazione organizzativa di modelli assistenziali integrati.
Al termine delle sessioni scientifiche, nel pomeriggio del 19 maggio, si svolgerà un corso di insegnamento teorico-pratico di tecniche di comunicazione medico-paziente, basato sulla esperienza internazionalmente riconosciuta di "Vital Talk", aperta ad un numero ristretto di 6 discenti. Durante l'incontro, saranno infine ricordati sia il contributo della sezione AIL di Modena "Luciano Pavarotti" a 25 anni dalla sua fondazione, a sostegno della attività di ricerca clinica e di laboratorio della Ematolgia modenese sia i nuovi progetti di AIL Nazionale a supporto delle Ematologie del nostro Paese. Uno o più premi offerti dalla sezione AIL Modena, saranno consegnati al migliore od ai migliori progetti di ricerca su temi di medicina traslazionale o di medicina di supporto/palliativa, selezionati da una commissione scientifica ad hoc