Grazie al PDTA il paziente riceve i trattamenti più efficaci, più sicuri, nei tempi e nei luoghi adatti per curare nel miglior modo possibile la sua malattia, con un’attenzione particolare non solo agli aspetti clinici ma anche a quelli relazionali e comunicativi.
I tumoridel pancreas (o neoplasie del pancreas) si verificano in seguito allamoltiplicazione fuori controllo delle cellule del pancreas, un organoghiandolare posto dietro lo stomaco; cellule che quindi vanno a formare unamassa (o nodulo). Negli ultimi 20 anni ci sono stati notevoli miglioramenti nella diagnosi, nel trattamento e nella prognosi deipazienti affetti a tumore del pancreas con risultati un tempo impensabili. La collaborazione interdisciplinare è un pilastro fondamentale nel trattamento delcarcinoma pancreatico. Essa è particolarmente sviluppata nei Centri che trattano un numero molto elevato di questi pazienti ogni anno. E’ dimostrato infatti che il trattamento integrato nei Centri d’eccellenza, pur utilizzandole stesse procedure dei Centri che vedono un numero limitato di pazienti,determina un significativo prolungamento della sopravvivenza dei pazienti. Perquesti motivi presso il Policlinico di Modena è stato istituito nel 2014 un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) come strumento di presain carico del paziente che garantisce la multidisciplinarietà e la centralitàdel paziente nel percorso di cura, con attenzione a: bisogni del paziente,qualità e personalizzazione delle scelte terapeutiche, appropriatezza ed ottimizzazionedei trattamenti, innovazione e ricerca.
I Sintomi
L’aspecificità dei sintomi e segni clinici nelle prime fasi di malattia e la mancanza diprogrammi di screening su popolazioni realmente ad alto rischio rendono piùdifficile la diagnosi precoce nella pratica clinica. Il ritardo diagnostico èin gran parte legato al fatto che l’ittero ed il dolore addominale, sintomiprincipali dei tumori pancreatici, fanno la loro comparsa quasi sempre in unafase più avanzata della malattia. Ittero: è la colorazione giallastra dellacute e delle sclere degli occhi. L’ittero è presente in più dell’80% dei tumoridella testa del pancreas ed è complicato nelle sue fasi iniziali, soloraramente, da colangite e prurito. L’ittero va indagato con la massima celerità, poiché nelle fasi iniziali della sua comparsa, circa il 50% dei pazienti ha ancora una lesione pancreatica asportabile chirurgicamente. Nei Tumori del pancreas del corpo-coda, esso è presente in meno del 10% dei pazienti. All’ittero spesso si associano la comparsa di feci acoliche (di colore bianco) ed urine ipercromiche (di colore scuro). Dolore Addominale: è un altro sintomo del tumore del pancreas ed è generato sia dalladiretta invasione sia dalla compressione dei nervi e/o dall’ostruzione (blocco) dei dotti pancreatici. Si tratta di un dolore profondo, più frequentemente notturno, nella porzione centrale/superiore dell’addome e/o dorsale, a sbarra,che si aggrava dalla posizione supina e lenito da quella seduta. Non ha rapporti in genere con le evacuazioni intestinali né con l’assunzione del cibo. Altri sintomi possono essere rappresentati da calo ponderale, nausea e vomito.
Gli esami che servono per fare diagnosi
Gli esami strumentali raccomandati comprendono:
- TAC: il primo esame per il tumore del pancreas è frequentemente una TAC (Tomografia Assiale Computerizzata). Una TAC è in grado di ricostruire immagini del corpo da differenti angolazioni utilizzando i raggi X. Uno studio del pancreas tramite TAC permette di valutare l'organo, i vasi sanguigni e tumori didimensioni anche molto piccole. Prima dell’esame è possibile che sia somministrato del mezzo di contrasto per rendere più nitide le immagini.
- RMN: la Risonanza Magnetica Nucleare utilizza le onde radio e potenti magneti percreare immagini dell’interno del corpo. Non usa raggi X. Come nella TAC,potrebbe essere utile il mezzo di contrasto. Una Risonanza del pancreas può costituire un’alternativa alla Tomografia Assiale Computerizzata - CW-RMN:una Colangio-Wirsung
- RMN è una Risonanza Magnetica che produce immagini molto chiare del pancreas, delle vie biliari e del dotto pancreatico principale. Non si usa mezzo di contrasto perché la bile e gli altri fluidi lo sostituiscono.
-Ecoendoscopia (EUS): utilizza un endoscopio che è dotato di una sonda la qualeproduce ultrasuoni, con iquali sipossono visualizzare il pancreas e gli altri organi vicini. L’esame richiede dai quindici ai quarantacinque minuti. Si può inoltre eseguire contemporaneamente un prelievo istologico (FNA) per confermare che la neoformazione sia un tumore.
- ERCP:(Colangiopacreatografia Retrograda Endoscopica) utilizza un endoscopio ed iraggi X per ottenere immagini. Inizialmente un tubicino viene fatto passare,attraverso il canale aperto dell’endoscopio (sfinterotomia) per iniettarecontrasto, nel dotto pancreatico e nei dotti biliari. Il mezzo di contrastopermette di visualizzare ai raggi X il dotto pancreatico e le vie biliari. Inseguito, le immagini del pancreas e delle vie biliari, sono ottenuteutilizzando una macchina RX. Una ERCP impiega dai trenta ai novanta minuti peressere completata.
-Laparoscopia: il ricorso alla chirurgia laparoscopica permette di visualizzaregli organi endoaddominali. Si utilizza un laparoscopio, che è uno strumento simile ad un endoscopio. Diversamente da un’ecoendoscopia o da una ERCP, la laparoscopia richiede che lo strumento sia inserito attraverso una piccola incisione cutanea sull’addome. La laparoscopia è eseguita in anestesia generale in sala operatoria e richiede circa trenta minuti.
Come accedere
Possonoaccedere al Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) tutti ipazienti che presentano una diagnosi sospetta o accertata di neoplasia delpancreas e/o della regione periampollare. Tale diagnosi deve essere formulatada uno specialista (I livello); il paziente viene avviato un percorsodiagnostico che gli consente di eseguire accertamenti clinico-strumentali e/oendoscopici tali da permettere, nel più breve tempo possibile, la diagnosi el’inizio della cura. Al paziente vengono spiegate le possibilità terapeutiche ei rischi-benefici relativi agli interventi terapeutici proposti. Infine, vieneredatta la lettera per il medico inviante contenente i dati in precedenzaesposti.E’ ilmedico di riferimento che prenota la visita, chiamando la segreteria diriferimento allo 059-4225806, ed effettuando la prenotazione come prima visita. A sua voltala segreteria detiene la lista di attesa delle prime visite e delle visite dicontrollo. E’ necessario comunque eseguire la visita stessa nell’arco di 2settimane dal momento del riscontro diagnostico.
La valutazione e la presa in carico
Nell’ambulatorio multidisciplinare in ChirurgiaOncologica Epato Bilio Pancreatica e Trapianti confluiscono specialistichirurghi, oncologi, radioterapisti e radiologi. In questa sede il pazienteviene valutato collegialmente e viene stabilito quello che sarà l’iterterapeutico più idoneo per il paziente stesso. L’iter prevede una primariunione presso il reparto di radioterapia a cui partecipano gli specialistiindicati; in questa fase vengono discussi preliminarmente i casi, valutati gliesami istologici e le immagini radiologiche. A tale riunione partecipano semprelo specialista chirurgo referente del percorso, lo specialista oncologo, lo specialista radioterapista e lo specialista radiologo. Durante la riunione vengono inoltre discussi collegialmente anche i casi dei pazienti già sottoposti ad intervento chirurgico sulla scorta dell’esame istologico definitivo. Qualora vi sia la necessità di ulteriori pareri e/o interventispecialistici (nutrizionista, psicologo), questi sono richiesti nell’ambitodella visita interdisciplinare stessa. Al paziente sono spiegate le possibilitàterapeutiche e i rischi-benefici relativi agli interventi terapeutici proposti.Infine, è redatta la lettera per il medico inviante contenente i dati inprecedenza esposti.
I diversi trattamenti terapeutici
Per le neoplasie pancreatiche maligne esistono 3 grandi gruppi ditrattamento che sono: la chirurgia, la radioterapia e la terapia medica (chemioterapia). Queste modalità di trattamento possono essere utilizzate da sole, oppure più spesso in combinazione l’una con le altre.
Chirurgia
L’Unità Operativa di Chirurgia Oncologica Epato-bilio-Pancreatica cui afferisce il percorso di trattamento dellaneoplasia del pancreas utilizza tutte le tecniche chirurgiche più avanzate per il trattamento del tumore del pancreas.Infatti oltre ad eseguire interventi chirurgici in laparotomia (a cielo aperto) esegue anche la chirurgia miniinvasiva che comprende sia interventi chirurgicieseguiti in laparoscopia, sia attraverso l’utilizzo del robot.
Ci sono fondamentalmente tre tipi d’interventi chirurgici utilizzati per il carcinoma pancreatico:
- duodenocefalopancreasectomia: intervento chirurgico per un tumoredella testa del pancreas, noto anche come intervento di Whipple.
- pancreasectomia distale: intervento chirurgico per un tumore nelcorpo o nella coda del pancreas
- pancreasectomia totale: intervento chirurgico per un tumore che coinvolge gran parte del pancreas. Questa chirurgia rimuove l'intero pancreas.
Radioterapia
La radioterapia utilizza radiazioni ad alta energia per curare il tumore. Le radiazioni uccidono le cellule tumorali o impediscono la loro proliferazione. Negli ultimi anni sono stati compiute ricerche che hanno permesso diidentificare strategie radioterapiche più efficaci nel trattamento del tumoreal pancreas. La radioterapia può essere effettuata prima, durante o dopol'intervento chirurgico o come terapia esclusiva in associazione a chemioterapia. La chemioterapia può rendere più efficaci le radiazioni. Questo trattamento combinato si chiama radiochemioterapia. Il trattamento radioterapico è sempre preceduto dalla prima visita durante la quale il medicoradioterapista-oncologo valuta il paziente e la sua documentazione clinica, epone l’indicazione al trattamento ed eventuali arruolamenti in protocolliclinici specifici.
Chemioterapia
La chemioterapia consiste nell'uso di farmaci per curare i tumori; agisce sullacrescita delle cellule neoplastiche che hanno una replicazione più rapida e incontrollata rispetto alle cellule sane. Quando si utilizza un solo farmaco,si parla di monochemioterapia. Tuttavia, i farmaci chemioterapici differiscono per il modo in cui lavorano e, spesso, occorre fare uso di più di uno di essi.Si parla di combinazione (o polichemioterapia) quando due o più farmacichemioterapici vengono somministrati insieme nello stesso regime ditrattamento.La chemioterapia per il tumore del pancreas può essere effettuata sia per somministrazione endovenosa, sia come terapia orale. Nella maggior parte deicasi il trattamento medico avverrà presso un Day-Hospital, senza necessità diricovero ospedaliero e la cadenza della terapia può variare a seconda delregime che viene scelto. Solo in casi particolari il trattamento medico avvienein regime di ricovero.
Il supporto psicologico
A partiredai primi sospetti diagnostici di una positività oncologica può e deve avvenire un confronto tra l’equipe e lo psicologo per decidere la possibilità di unsupporto. Tutti i pazienti, all’inizio dell’iter terapeutico, sono informaticirca la possibilità di usufruire di una consulenza psicologica. La consulenza può avvenire in qualsiasi fase del percorso di cura e l’eventuale attivazione di un percorso di sostegno e/o psicoterapico verrà concordato colsingolo paziente e costruito in modo personalizzato. L’attività dello psicologo è rivolta non solo al paziente, ma anche ai familiari e aicare-givers che ne facessero richiesta
Una strada che continua
Una volta concluso il percorso terapeutico,viene stabilita la fase dei successivi controlli (follow-up) che è difondamentale importanza e che verrà gradualmente dilazionato nel tempo a seconda della risposta individuale alle terapie. Le visite di controllo sono prenotate dai pazienti stessi, sempre presso la segreteriadel PDTA Pancreas (tel.059- 4225806/5260), secondo le indicazioni fissate dagli specialisti, nella visita precedente.
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