Quella di sabato 13 ottobre è stata una giornata importante per l’Associazione Italiana Sindrome di Poland. Si è tenuto, infatti, presso il Policlinico di Modena il primo Open Day dell’associazione Italiana Sindrome di Poland (AISP) organizzato proprio con la collaborazione dei professionisti dell’AOU.
La sindrome di Poland, diagnosticata per la prima volta nel 1841 dal medico inglese Alfred Poland, è una malattia rara, con diagnosi clinica, che colpisce mediamente 1 persona ogni 20/30.000 con maggiore incidenza nella popolazione maschile, di cui, dato che non è stato ancora mappato un gene responsabile, non si conoscono con certezza le cause. La Poland si caratterizza per anomalie a carico dei muscoli del torace e/o di un arto superiore monolaterale, che producono malformazioni di entità variabile ai muscoli pettorali, che possono mancare, e a costole, torace, ghiandola mammaria, mano, dita e rachide. Tuttavia, chi è colpito da Poland può avere un normale sviluppo, sia a livello fisico che psicologico, se si escludono le difficoltà di accettazione di sé e serena convivenza con gli altri
Dopo la registrazione i lavori sono iniziati alle 9,30 con l’introduzione del dott. Roberto Adani, direttore S.C. Chirurgia e Microchirurgia della Mano, seguito dall’intervento del presidente AISP Eva Pesaro; entrambi non hanno nascosto la soddisfazione per questo importante traguardo, sottolineando l’importanza di questa nuova collaborazione. Subito dopo sono iniziate le consulenze mediche personalizzate e multidisciplinari che hanno visto coinvolti i partecipanti, mentre i bambini in attesa di visita venivano intrattenuti nell’apposita sala ludica dell’Ospedale.